Si tratta di un edificio di proprietà dello Iacp di Catania, fortemente degradato, realizzato nei primi anni 80′ con calcestruzzo con caratteristiche inferiori rispetto alle previsione progettuali, tanto da essere stato dichiarato inagibile nel 2010 e mai sgomberato.
Alla consegna dei lavori alla ditta di Gioiosa Marea che si è aggiudicato l’appalto per un importo di circa 480 mila euro (finanziati dalla Regione) erano presenti il direttore dei lavori l’ing. Salvo Neri, il commissario dello Iacp l’ing. Natale Zuccarello, il direttore generale dell’ente l’arch. Calogero Punturo, il direttore dell’area tecnica l’ing. Salvo Bella, il Rup arch. Mario Pellizzeri e il geom. Salvatore Russo, responsabile del patrimonio.
Gli interventi che dureranno sino ad agosto, sono finalizzati alla rimozione del degrado degli elementi strutturali tramite il ringrosso dei pilastri con contestuale miglioramento sismico mediante la tecnica innovativa dell’isolamento alla base, mediante il taglio dei pilastri in cemento armato ed inserimento di speciali dispositivi del “friction pendulum”.
“Oggi c’è una maggior attenzione agli utenti- ha detto il direttore generale dell’ente Calogero Punturo – e siamo impegnati a dare risposte alle esigenze di tutto il territorio provinciale. La manutenzione straordinaria – ha concluso- rappresenta un obiettivo importante nell’attività dell’ente e a riguardo abbiamo già investito 3 milioni di euro”.
“I lavori – aggiunge l’ing. Salvo Bella – rappresentano l’epilogo di un percorso virtuoso e lungimirante intrapreso dall’Iacp di Catania che ha ricevuto il supporto scientifico del Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Catania diretto dal prof. ing. Enrico Foti”.
Sono dodici le famiglie che dovranno lasciare gli alloggi, al massimo per 2 o 3 mesi, durante la fase d’inserimento nella struttura portante del plesso degli isolatori sismici.
“Ringrazio l’Iacp per la grande sensibilità dimostrata -dichiara il sindaco Giuseppe Intelisano -. Invito la ditta ad effettuare i lavori celermente, in considerazione che alcune delle famiglie coinvolte verranno ospitate altrove durante la delicata operazione che interesserà l’immobile”.