In una nota congiunta i Circoli di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo, Sant’Alfio-Milo, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, rendono nota l’interrogazione parlamentare presentata alla Camera dei Deputati dall’on. Ignazio La Russa, sulla chiusura del pronto soccorso dell’Ospedale di Giarre, così come aveva preannunciato nell’ultima seduta di Consiglio comunale di Mascali il vicepresidente del Consiglio Alberto Cardillo.
“Il presidio ospedaliero di Giarre – scrive La Russa – costituisce il punto di riferimento sanitario per l’intera zona jonico-etnea, e serve un bacino di utenza di ottantaseimila abitanti, che aumenta di ulteriori ventimila nel periodo estivo, e il depauperamento di tale struttura rischia di portare al collasso i due ospedali limitrofi di Taormina e Acireale. […] La paralisi del presidio ospedaliero di Giarre -continua l’ex ministro della difesa- contravviene sia ad una razionale rimodulazione del sistema sanitario siciliano, sia alle esigenze si una efficiente tutela medica dei cittadini, e appare evidente la necessità di riattivare la suddetta struttura, a partire proprio dal punto di pronto soccorso”.
Infine, nell’interrogazione si chiede “se le criticità segnalate siano state valutate nell’ambito del monitoraggio relativo all’attuazione del piani di rientro e in che modo intenda intervenite (il ministro, ndr) in merito, per quanto di competenza, al fine di tutelare i livelli essenziali di assistenza, garantendo una efficiente assistenza medico-sanitaria ai cittadini dei territori interessati”.
“Ringraziamo l’On. La Russa per essersi in prima persona interessato del diritto alla salute dei cittadini del nostro territorio – dichiara Alberto Cardillo -, quest’ultimo privato di un presidio di sanità fondamentale come il pronto soccorso di Giarre. Speriamo che l’interrogazione presentata funga da ulteriore strumento di pressione per indurre il Governo nazionale ad intervenire per riportare la Regione all’interno dei vincoli fissati dal decreto Balduzzi, i quali se rispettati non permetterebbero la chiusura del nostro nosocomio”.
“Sosteniamo con ogni nostra forza le azioni intraprese dalle istituzioni locali e dalla rete delle associazioni – conclude Cardillo – perché l’ospedale di Giarre sia potenziato e non chiuso. Le logiche spartitorie di certa politica non interferiscano con il sacrosanto diritto dei cittadini ad avere una sanità efficace ed efficiente. Questa è una battaglia che non ha colori politici, è una battaglia di civiltà”.