Randazzo, grana per l’amministrazione: il Revisore boccia il Bilancio di previsione 2015

Seppur con molta difficoltà e con notevole ritardo, lo scorso nove febbraio la giunta municipale, guidata dal sindaco Michele Mangione, aveva approvato il principale documento di programmazione finanziaria annuale e pluriennale 2015. Alcuni giorni fa la “doccia fredda”: il parere tecnico-contabile contrario, depositato dal Revisore Unico. Ed è subito un “caso politico”

I conti economici e finanziari del Comune etneo sono ormai alle strette e arriva un’altra tegola per l’amministrazione comunale già alle prese con seri problemi di carattere politico derivanti dalla mancanza di una maggioranza numerica in Consiglio. Dopo la Ragioneria Generale dello Stato che, a seguito di un accertamento ispettivo effettuato nella primavera 2015, ha contestato molteplici criticità, anche il Revisore Unico ha mosso rilievi su alcune presunte irregolarità di natura finanziaria e contabile nel bilancio di previsione 2015.

Il Revisore Unico ha depositato un circostanziato parere contrario precisando che per il Comune di Randazzo “si impone la perentoria e sollecita applicazione o dell’art. 243 bis (Piano di riequilibrio pluriennale e finanzio) del Tuel o dell’art 244 del Tuel (Dissesto finanziario)”. In altre parole, l’organo di revisione contabile propone all’Ente una “purga” per risanare i propri conti deficitari.

All’origine della bocciatura c’è anche una disputa sull’importo complessivo dei debiti fuori bilancio. Secondo alcuni documenti riportati dal Revisore Unico tale passività ammonterebbe a circa 6.520.000 euro, ma con un artificio per raggiungere il pareggio del bilancio la massa debitoria pare che non figuri nella sua interezza.

“Il Revisore unico, un organo esterno all’amministrazione, conferma i tanti dubbi sul bilancio dell’Ente che già da anni manifestiamo in Consiglio comunale – dichiara il consigliere Pillera, capogruppo della lista ‘Insieme per Francesco Sgroi’. Il parere contrario è l’epilogo del fallimento politico dell’Amministrazione Mangione. Oggi, purtroppo, constatiamo per l’ennesima volta l’inadeguatezza e l’incompetenza dell’amministrazione comunale, incapace di sviluppare una corretta programmazione economico-finanziaria, poiché già dal 2014 si era a conoscenza dell’enorme esposizione debitoria del comune, circa 6.520.000 euro. Pertanto – conclude il capogruppo Pillera – non possiamo che prendere atto del baratro in cui l’amministrazione Mangione ha portato il Comune di Randazzo”.

L’assessore alle politiche finanziarie e al bilancio, Vincenza Bonina, da noi invitata a intervenire sull’argomento, ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione.
Il parere contrario del Revisore Unico, comunque, non impedirà lo svolgimento il consueto iter di approvazione del bilancio di previsione 2015 anche in Consiglio comunale su cui, a questo punto, pende la spada di Damocle e lo spauracchio dello scioglimento.

Adesso, ci si aspetta la contromossa dell’amministrazione comunale e della maggioranza che insieme dovrebbero porre in essere tutte le opportune strategie amministrative e politiche per evitare l’aggravarsi delle criticità di natura economica e finanziaria.

Intanto, secondo alcune indiscrezioni, il sindaco Mangione, per dare una sferzata e per rilanciare l’azione amministrativa, starebbe pensando a un azzeramento della giunta municipale che potrebbe avvenire dopo l’eventuale approvazione in Consiglio del bilancio di previsione 2015.

Gaetano Scarpignato