Randazzo: bilancio di previsione 2015, è scontro sul parere “contrario” del Revisore. La replica del sindaco Mangione -
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Randazzo: bilancio di previsione 2015, è scontro sul parere “contrario” del Revisore. La replica del sindaco Mangione

Randazzo: bilancio di previsione 2015, è scontro sul parere “contrario” del Revisore. La replica del sindaco Mangione

Non si è fatta attendere la replica del sindaco Mangione a proposito della dichiarazione del consigliere Pillera, capogruppo della lista ‘Insieme per Francesco Sgroi’, rilasciata al nostro giornale sulla vicenda del parere “contrario” al bilancio di previsione 2015 espresso dal Revisore unico (si veda l’articolo Randazzo, grana per l’amministrazione: il Revisore boccia il bilancio di previsione 2015).

Michele-Mangione-sindaco-IstituzionalePer il sindaco Mangione la valutazione dell’organo di revisione si configurerebbe come un giudizio dal sapore politico e non propriamente sul merito dei contenuti tecnico-contabili del conto economico dell’Ente. Dalla dichiarazione che segue, si apprende, altresì, che il Commissario ad acta al bilancio (nominato dalla Regione Siciliana e da oltre un mese insediato presso il Municipio di Randazzo, NdR), ha scritto al Revisore unico invitandolo a “fornire un parere conforme allo schema e ai criteri che sono propri dell’organo di revisione”.

Confermata, invece, l’indiscrezione secondo cui il sindaco Mangione stia meditando l’idea di una “fase due” dell’azione amministrativa che prevederebbe, tra l’altro, anche l’azzeramento della giunta, ma non prima dell’approvazione del bilancio di previsione 2015.

“Il parere del Revisore dei conti scaturisce da una serie di motivazioni che poco o nulla hanno a che fare con i principi contabili e finanziari – scrive in una nota il sindaco Mangione – la prova di ciò sta nella lettera del Commissario ad acta al bilancio che, con fermezza, invita il Revisore a fornire un parere conforme allo schema e ai criteri che sono propri dell’organo di revisione.

Ormai è palese che l’agire del “tecnico” risponda ai voleri di una parte dell’opposizione che lo ha votato. Il tentativo, ormai è chiaro, è quello di distruggere il paese, non è la prima volta, infatti, che, da parte del Revisore, si accampano motivazioni assolutamente infondate (dimostrate con fatti e carte) per ostacolare il lavoro dell’amministrazione comunale. Con mille e mille difficoltà si sta tentando di riparare a una eredità disastrosa; i debiti che cita il consigliere Pillera, come da sua stessa ammissione nella dichiarazione a questa testata giornalistica, appartengono a un passato che la sua compagine ha vissuto intensamente.

La verità è che tali comportamenti sono segno evidente di nervosismo a fronte di soluzioni che questa amministrazione, ripeto, pur con tante difficoltà, ha messo in campo per garantire i servizi necessari ai cittadini. Le scelte coraggiose e consapevoli degli ultimi tempi, non ultima quella di non aumentare le tasse e i recenti provvedimenti in materia di regolamentazione degli uffici e dei servizi attesi da anni e mai adottati nel nostro comune, evidentemente provocano un certo fastidio. Il consigliere Pillera si rassegni, non permetteremo che si giochi allo sfascio sulla pelle dei cittadini”.

Gaetano Scarpignato

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