Come se non bastasse già da sola la grave crisi politica con la situazione di stallo sulla nomina del nuovi assessori, sulla testa del sindaco, adesso, cade (e non è la prima volta) una doppia tegola: l’impietosa nota della Corte dei conti e il fiato sul collo del commissario ad acta per il Bilancio 2015.
Quest’ultimo, nei giorni scorsi, ha preso parte ad una riunione operativa – svoltasi nella sede municipale, cui hanno preso parte il sindaco Roberto Bonaccorsi, il dirigente ad interim dell’area finanziaria Pina Leonardi e il segretario generale Rossana Manno – durante la quale il funzionario regionale ha chiesto “qual è lo stato dell’arte in relazione all’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2015”.
La dirigente Leonardi a tal proposito, arrampicandosi sugli specchi, ha argomentato spiegando che “il ritardo è imputabile all’assenza del dirigente titolare (Letterio Lipari oggi funzionario al Comune di Enna) e ciò ha comportato la necessità di rivisitare tutti gli atti attinenti agli adempimenti sospesi. L’approvazione del Rendiconto di gestione 2014 – ha evidenziato la Leonardi – è avvenuta solo nel febbraio scorso. Per quanto riguarda il riaccertamento straordinario dei residuo e il bilancio di previsione 2015 è stato ribadito che “le attività di rivisitazione degli atti propedeutici alla predisposizione del riaccaertamento straordinario sono state completate; gli atti propedeutici al bilancio 2015 sono stati trasmessi al Consiglio comunale e posti all’ordine del giorno.
La proposta di riaccertamento straordinario dei residui verrò trasmessa ai Revisori per il relativo parere presumibilmente già oggi 9 marzo, per essere poi trasmessa alla Giunta per l’approvazione”. Già, ma quale Giunta visto che è stata azzerata e per di più con la prospettiva di un mancato accordo sulla rosa dei nomi dopo che Articolo 4 si è ufficialmente “dichiarato” annunciando di essere contrario ad un esecutivo tecnico, proponendo in alternativa la richiesta di due assessori/consiglieri e un tecnico.
Ma, come dicevamo, le tegole sono ormai cadute, e una tira l’altra. Ieri è stata recapitata al Comune anche la relazione della Corte dei conti inerente la verifica sull’esecuzione del piano di riequilibrio finanziario, (secondo semestre 2015) che fa riferimento alle informazioni assunte, il 26 gennaio scorso, dal Collegio dei revisori.
Orbene, secondo la Corte dei conti la relazione dei revisori “si fonda su alcuni dati ricavati dal preconsuntivo 2015 e la situazione rappresentata, oltre che costituire un grave inadempimento delle norme contabili, determina una situazione di grave incertezza relativamente all’esercizio 2015, per il quale, in assenza perfino dello schema di bilancio di previsione, non risulta attestata la capacità dell’Ente di assicurare i necessari equilibri di bilancio”. La Corte dei conti sottolinea che” le criticità accertate in sede di verifica dell’andamento del piano di riequilibrio (secondo semestre 2015) risultano aggravate in quanto le stesse non hanno permesso di potere svolgere i controlli come richiesti e ritenuti necessari all’esito della precedente verifica semestrale. Peraltro – evidenziano i magistrati contabili – la giustificazione addotta nella memoria trasmessa, ovvero la perdurante assenza del responsabile del servizio finanziario (Letterio Lipari, ndc.), costituisce una ulteriore criticità che denota l’incapacità di rinvenire una idonea soluzione di carattere gestionale ed organizzativo.
La Corte dei conti, poi, relativamente ai dati riferiti al primo semestre del 2016, invita l’Ente “a fornire improrogabilmente e, senza ulteriori giustificazioni, i dati e i chiarimenti richiesti, comprese le attestazioni rese dai responsabili delle diverse aree, aggiornati alla data del 30 giugno 2016”.
I magistrati contabili ribadiscono poi in un preciso passaggio della lunga nota trasmessa al Comune che, “avvalendosi dei poteri riconosciuti, stabilisce fin da ora che in assenza del puntuale chiarimento nei termini assegnati (30 giugno 2016), in considerazione degli esiti delle precedenti verifiche semestrali, riterrà applicabile il disposto dell’art. 243 quater, comma 7 del Tuel”: ovvero il dissesto!
Mario Previtera