La conferenza stampa di stamane, presso la sede Ars di Catania, in via Etnea, da parte del “Movimento cinque stelle” è stata animata dai parlamentari Mario Giarrusso (Senato) e Angela Foti (Ars) e dall’avvocato Francesco Spina, ex candidato “a cinque stelle” a Giarre.
Gli esponenti del movimento di Girllo hanno sottolineato alcuni aspetti rilevati nella loro azione di vigilanza e controllo degli atti: sedute di breve durata, definite “lampo”, verbali non firmati e con contenuti “copia-e-incolla”.
Non solo: secondo quanto denunciato ci sarebbero state anche più sedute per organizzare soltanto un volantinaggio per la questione ospedale. Sotto osservazione di attivisti e parlamentari sono stati numerosi verbali delle sedute di commissione del Consiglio comunale nel periodo luglio 2014-febbraio 2015.
Secondo quanto denunciato dai rappresentanti del “Movimento Cinque stelle” molti verbali delle sedute non riportano alcuna sottoscrizione, né la firma del presidente della commissione, né quella del segretario, circostanza che priva i verbali della necessaria funzione certificatoria.
Si tratta di elementi fondamentali per provare l’avvenuto svolgimento delle sedute ed a costituire la giustificazione per corrispondere i gettoni di presenza e dei rimborsi ai datori di lavoro per le assenze dal servizio. Gettoni di presenza e rimborsi, che da quanto risulta dalle determine, sono stati poi effettivamente liquidati.
Ci sono poi le sedute durate, in taluni casi, meno di 15 minuti: molte quelle protrattesi per meno di un’ora. Ma non è finita: dal “Movimento Cinque Stelle” è stato sottolineato anche il dato di più sedute per l’organizzazione di un volantinaggio.
E ancora: l’impiego di molte sedute di seconda commissione consiliare per la lettura del regolamento di igiene del comune di Pescara.
La consigliera del Pd Tania Spitaleri, intervendo durante la conferenza stampa, ha tenuto a precisare che in tema di mancata osservanza della prescrizione che imporrebbe sempre la presenza della segretaria di commissione, questo non è necessario: anche un consigliere in assenza della segretaria può fungere da verbalizzante.
In tema di sedute della commissione ospedale, la consigliera Spitaleri ha sottolineato che le cinque sedute non sono servite per decidere luogo, data ed ora del volantinaggio. “Abbiamo redatto documenti inviati alla VI commissione ARS,alla Presidenza della Regione. Ci siamo confrontati con il sindaco,le associazioni e i comitati cittadini. Ci siamo anche autotassati per pagare i volantini”, ha precisato.
“È il momento – ha affermato Angela Foti – di porre fine a questa continua emorragia di risorse pubbliche, sottratte tristemente ai servizi per i cittadini, da parte di spregiudicati amministratori locali che poco hanno a cuore, come dimostrato dall’analisi dei verbali, il destino della propria città. Amministratori che puntano a distrarre quante più risorse possibili dalle casse comunali per il loro lavoro, svolto, fra l’altro, con risultati penosi, che sono sotto gli occhi di tutti. Giarre, infatti, è sull’orlo del dissesto finanziario”.
Da parte sua Mario Giarrusso ha dichiarato: “non è tollerabile che si arraffino soldi pubblici a Comuni sono costretti a tagliare servizi essenziali per i cittadini, che si tolga a chi ha bisogno per rimpinguare le tasche di chi fa poco o nulla. E’ assurdo che si facciano cinque sedute per un volantinaggio, utilizzando una disgrazia come la chiusura di un ospedale per fare business” .
E su queste pesanti affermazioni, in una nota stampa, la stessa Spitaleri spiega che: “In 24 mesi di mia presidenza sono state convocate 2,5 commissioni al mese. Avrei certamente preferito non convocarne neanche una, ma a causa delle scelte scellerate della politica regionale ed al palese disimpegno della deputazione tutta della nostra provincia ci troviamo senza un ospedale degno di questo nome e senza un pronto soccorso. In compenso siamo costretti a dover fare denunce penali, ricorsi al TAR e a subire conseguenze giudiziarie per interruzione di pubblico servizio. Sinceramente ne avrei fatto volentieri a meno, ma questo è lo stato disastroso in cui questa politica ci ha ridotto. Il business sulla sanità e sulle disgrazie dei cittadini è altrove, ma nessuno lì si azzarda ad indagare”.
Marco Benanti