Resta alto nella frazione taorminese di Trappitello l’allarme per l’acqua visibilmente sporca (color giallo-marrone) che sgorga dai rubinetti delle civili abitazioni ogni qualvolta si verificano precipitazioni temporalesche.
Al riguardo si è costituito un apposito comitato denominato “COM.I.DI.” (Comitato Insieme per i nostri Diritti) e guidato dal presidente Giuseppe Sterrantino il quale, nelle scorse ore, ha diramato un comunicato che suona come un vero e proprio atto d’accusa nei confronti di chi dovrebbe risolvere la problematica, ma si limiterebbe solo a porre in essere discutibili soluzioni palliative, accusando al contempo chi protesta di strumentalizzare politicamente la questione.
«Ad oggi – si legge nella nota diramata dal presidente del Comidi, Sterrantino – la nostra fortuna, o sfortuna, è stata l’assenza di eventi temporaleschi di una certa entità. In molti, dunque, l’interesse al problema è scemato, ma non certo per noi, che dallo scorso dicembre abbiamo provveduto a presentare varie istanze di accesso agli atti presso gli enti competenti, ossia il Parco Fluviale dell’Alcantara, l’Asm di Taormina, il Genio Civile e l’Asp di Messina, i quali ci hanno consentito di estrarre in copia parte dei documenti richiesti. Nonostante i ripetuti solleciti, invece, nessun riscontro ci è stato dato dal Comune di Taormina.
«Per intanto possiamo affermare che nulla è stato fatto per risalire alle cause del problema e risolverlo: come risulta dalle analisi dell’Asp, l’acqua è stata più volte iperclorata, il che non è certo un bene per la nostra salute.
«E cosa è stato fatto riguardo all’area dell’ex discarica di Trappitello?! E’ stato effettuato un monitoraggio sul decorso post mortem dei residui e del percolato?!
«La verità vera è che l’unica “attività” su tale fronte è quella di boicottaggio nei confronti del nostro Comitato, accusato di “fare politica con l’acqua”. A chi delegittima la nostra attività di denuncia, probabilmente preoccupato per le prossime elezioni amministrative taorminesi, rispondiamo che se questo è “fare politica”, siamo orgogliosi di occuparci di politica “vera”.
«Per quanto ci riguarda, siamo troppo cresciuti per credere alle “favole”, ossia alla rassicurazione che “tutto è sistemato perché l’acqua “pare” trasparente…”.
«Colgo l’occasione per ringraziare le tante persone che non si lasciano “precettare” ed, in particolare, i componenti del Direttivo del Comidi, ossia la signora Iolanda Ferrara, il dottor Vincenzo Cacciola e gli avvocati Gullotta e Patanè, che in questi mesi si sono spesi per un diritto fondamentale di tutti: l’acqua potabile».
All’origine del problema vi sarebbe la vicinanza dell’acquedotto di contrada Santa Filomena ai terreni di contrada Vareggio in cui si sta realizzando il campo di golf, i cui lavori avrebbero “interferito” con l’impianto idrico. Ma come si evince da un passo del recente comunicato del Comidi, entrerebbe in gioco pure un’ex discarica ubicata nella stessa zona, che potrebbe anch’essa costituire un pericoloso fattore inquinante.
Nelle appena trascorse ore, intanto, il gruppo consiliare “ProgettiAmo Taormina” (di cui fanno parte Alessandra Caltabiano, Giuseppe Composto, Nunzio Corvaja e Liliana Tona) ha investito della spinosa situazione il Prefetto di Messina, Stefano Trotta, invocando un intervento surrogatorio di quest’ultimo «a fronte – hanno scritto i quattro consiglieri comunali nella loro missiva indirizzata al rappresentante peloritano del Governo – della acclarata inerzia del sindaco Eligio Giardina».
Rodolfo Amodeo
FOTO: il presidente del COM.I.DI., Giuseppe Sterrantino, e l’acqua sporca che fuoriesce dai rubinetti delle case di Trappitello al verificarsi del maltempo