Nella mattinata di ieri personale della Polizia di Stato, appartenente all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, ha tratto in arresto tre individui, ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata in concorso ai danni di un istituto di credito cittadino.
Intorno alle ore 12:45, giungeva presso la Sala Operativa della Questura, la segnalazione data da un passante di una rapina appena consumata ai danni di un istituto di credito denominato “Banca Sviluppo Economico Spa”, sito in viale XX Settembre all’altezza del civico 54.
Il cittadino riusciva a fornire all’operatore 113 dettagliate descrizioni dei due rapinatori, precisando, altresì, che gli stessi, usciti dall’istituto di credito, erano saliti a bordo di una Fiat Panda di colore rosso, di cui riusciva a ricordare pure la targa.
Subito veniva diramata la nota dalla Sala Operativa che inviava una volante presso l’istituto di credito per constatare quanto accaduto ed attingere più informazioni possibili sull’evento, e, al contempo, venivano posizionati tutti gli equipaggi in determinati punti strategici al fine d’intercettare l’autovettura descritta con a bordo i rapinatori.
Dopo pochi istanti, tre pattuglie in zona riuscivano ad individuare l’auto con i rapinatori a bordo, che veniva raggiunta e bloccata all’altezza di via Monserrato (angolo via Caronda). All’interno dell’auto si rinveniva la somma di settemila e trecento euro circa, in banconote e monete, ed e un orologio, asportati poco prima dalla banca. Sempre all’interno dell’autovettura si rinvenivano fascia colli, berretti ed occhiali da sole, utilizzati poco prima dai malviventi per travisarsi durante l’irruzione in banca.
I tre individui, identificati per Tringali Cosimo, catanese, classe ’71, pregiudicato ed in atto sottoposto alla misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali, Isaia Elvis Michael, catanese, classe ’95, e Rumasuglia Gianluca, catanese, classe ’86, pregiudicato, venivano accompagnati presso gli Uffici della Questura per gli adempimenti di rito e tratti in arresto per il reato di rapina aggravata in concorso. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno gli arrestati venivano associati presso la Casa Circondariale di Piazza Lanza.
Presso gli Uffici della Questura giungevano, nel frattempo, il direttore dell’istituto di credito, unitamente ai dipendenti al fine di sporgere la denuncia di quanto occorso. Agli stessi veniva successivamente riconsegnata la refurtiva rinvenuta.