Salvatore Buda, 46 anni, pastore, di Calatabiano, noto alle forze dell’ordine, è stato freddato al culmine di una violenta lite, originata da un presunto furto di bestiame, con un allevatore di Macchia di Giarre, Salvatore Musumeci di 39 anni, detto “Turi killer”, titolare di in passato di una macelleria che si è poi costituito, accompagnato dal proprio legale, ai carabinieri di Giarre.
L’omicidio, secondo la ricostruzione di Musumeci che ha poi condotto nel cuore della notte i carabinieri sul luogo del delitto, indicando il punto esatto ove si trovava il cadavere, è avvenuto nel tardo pomeriggio di mercoledì, in un fondo rurale adibito a pascolo, in contrada Felicetto, nell’agro di Calatabiano (nella foto a sinistra).
I due si sarebbero incontrati nei pressi del letto del torrente Beatrice, lungo una strada sterrata, in aperta campagna, in una zona impervia, invasa dalla fitta vegetazione, difficilmente raggiungibile dai mezzi, per un chiarimento; Musumeci aveva accusato la vittima di avergli sottratto alcuni vitelli che da giorni non trovava più nella sua mandria.
Ben presto la lite con toni aspri e reciproche accuse è degenerata, trasformando l’iniziale diverbio in una drammatica colluttazione durante la quale, ad un certo punto, uno dei due ha imbracciato il fucile – con ogni probabilità lo stesso Musumeci – ed è partito un colpo, forse accidentale, che ha ucciso Salvatore Buda, morto sul colpo.