La virtuosa collaborazione instauratasi tra gli istituti professionali ad indirizzo alberghiero dei Comuni di Giarre e Randazzo si è rivelata vincente nella cittadina friulana di Grado nell’ambito del concorso nazionale “Le Donne nell’Arte del Flambè”, organizzato dall’associazione italiana dei maîtres “A.M.I.R.A.”.
A trionfare nella particolare competizione, incentrata sulla preparazione dei cosiddetti piatti “alla lampada”, è stata, infatti, la coppia in gara per conto dei due istituti etnei, composta da Desirée Florio della III A dell’I.P.S.S.A.R. “Giovanni Falcone” di Giarre ed Adriana Scurria della classe II D dell’I.I.S.S. “Enrico Medi” di Randazzo. Le due studentesse, provenienti rispettivamente dai Comuni di Fiumefreddo di Sicilia e Bronte, si sono classificate prime assolute su dieci squadre partecipanti in rappresentanza di diverse regioni d’Italia, come la Lombardia, la Sardegna, la Calabria, il Friuli ed il Trentino.
A meritare loro la vittoria è stata la pietanza tipica catanese denominata “spaghetti cca masculina da magghia e finucchieddu rizzu”, ossia gli spaghetti a base di alici pescate con la rete (“magghia”) e finocchio selvatico. Fondamentale l’abbinamento con il vino ideale, individuato nell’“Afrodite” Bianco Doc prodotto nelle campagne di Randazzo dall’Azienda “Terre dell’Etna” e messo generosamente a disposizione dall’Enoteca Regionale di Castiglione di Sicilia.
Ad accompagnare le due studentesse etnee nella trasferta in Friuli Venezia Giulia c’erano i loro insegnanti Alfio Cantarella (del “Medi” di Randazzo) e Roberto Proietto Salanitri (del “Falcone” di Giarre) che nelle settimane precedenti, insieme al collega Rosario Zappalà, avevano tenuto nell’istituto giarrese, ma con la partecipazione anche degli studenti randazzesi, un apposito corso sulla tecnica del flambé.
Al loro rientro in Sicilia, Adriana e Desirée sono state solennemente festeggiate all’I.P.S.S.A.R. “Falcone” di Giarre, dove hanno riproposto il piatto rivelatosi il migliore al concorso femminile di Grado.
Particolarmente soddisfatti per questa affermazione delle due allieve si sono dichiarati i loro insegnanti ed, in particolare, Alfio Cantarella, docente di “Sala Bar” all’I.I.S.S. “Medi” di Randazzo, il quale ha sempre convintamente creduto nel rapporto tra la scuola ed il territorio, specie nel comparto della ristorazione, dove è fondamentale che i futuri professionisti di tale settore prendano dimestichezza con i prodotti enogastronomici tipici locali e con le aziende agroalimentari e vitivinicole. Ed in questo si sta rivelando utile il rapporto di collaborazione avviato con l’associazione “A.M.I.R.A.”, di cui il prof. Cantarella è uno dei dirigenti della sezione “Sicilia Orientale”, promotrice di concorsi ed iniziative varie dedicate ai giovani aspiranti operatori della ristorazione, come il recente evento di Grado.
A quest’ultimo, come accennavamo, ha dato il proprio contributo anche l’Enoteca Regionale per la Sicilia Orientale istituita di recente a Castiglione di Sicilia, consigliando e fornendo il vino ideale da abbinare alla pietanza risultata vincitrice. I dirigenti dell’organismo enologico castiglionese, dal canto loro, preannunciano di stare programmando tutta una serie di altre iniziative da portare avanti con il coinvolgimento delle scolaresche del territorio.
Rodolfo Amodeo
FOTO PRINCIPALE: da sinistra Desirée Florio, il prof. Roberto Proietto, il fiduciario dell’“A.M.I.R.A. – Sicilia Orientale” Luciano Graziano, il prof. Alfio Cantarella ed Adriana Scurria al recente concorso di Grado