Giarre, rompe il silenzio il prof. Jano Tomarchio: mi candido a sindaco. Ma…

Rompe gli indugi il prof. Jano Tomarchio, un lungo trascorso in politica a Giarre, già consigliere comunale e sempre pronto a nuove sfide. Tomarchio (nella foto a sinistra) ha interrotto il lungo silenzio, annunciando di scendere in campo con l’obiettivo di dare una scossa alla città. Ripartire con un progetto che possa rivitalizzare Giarre e portarla fuori dal torpore avvolgente. “Ho assistito in questi anni ad una politica clientelare – afferma il prof. Tomarchio –  priva di contenuti e soprattutto impregnata di narcisismi e protagonismi che non hanno aiutato la città. Credo sia necessario scommettersi e proporre un progetto che possa riportare Giarre ai tempi in cui era una raggiante cittadina, punto di riferimento di un vasto comprensorio. La campagna elettorale è ormai alle porte e quanto prima illustrerò ai cittadini il progetto di rinascita della città. Occorrerà il sostegno di tutti per vincere una sfida importante che ci consentirà di sperare e ridare un futuro migliore alla nostra Giarre”.

Il prof. Tomarchio, secondo quanto si è appreso, ha già avviato le prime consultazioni stringendo accordi per una Giunta forte. Due i nomi che Tomarchio intende portare all’interno del proprio esecutivo, il prof.Salvo Vitale, che farebbe un passo indietro nella sua candidatura a sindaco, scegliendo il ruolo di assessore al Bilancio e l’arch.Salvo Calì che, forte della sua indiscutibile competenza, ha accettato di essere designato quale assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici.

Ora che abbiamo svelato che si trattava di un Pesce d’aprile, abbiamo il dovere di ringraziare la “vittima”, il prof. Jano Tomarchio che ha accettato con sobrietà lo scherzo. Analogamente ringraziamo “gli assessori in pectore” Salvo Vitale e Salvo Calì per il loro “passivo” coinvolgimento.

Tuttavia non possiamo non riconoscere che il prof. Tomarchio, prescindendo dal nostro Pesce d’aprile ha tutte le qualità per svolgere un ruolo a servizio della collettività.  E chissà che non possa realmente scendere in campo in questa imminente competizione elettorale, mettendo a disposizione la propria esperienza e competenza.