Francavilla di Sicilia: "retata" al cimitero -
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Francavilla di Sicilia: “retata” al cimitero

Francavilla di Sicilia: “retata” al cimitero

E’ finito agli arresti domiciliari il custode del cimitero di Francavilla di Sicilia, Tindaro Scirto (nel riquadro in foto). Denunciate altre 17 persone tra cui funzionari comunali, un medico dell’Asp, operai e parenti di defunti. L’inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Messina, ha scoperto compravendite e ampliamenti illegali di loculi e tombe del cimitero monumentale del Comune dell’Alcantara.

I reati contestati ai vari soggetti indagati sono: corruzione ed istigazione alla corruzione, abuso d’ufficio, violazione di sepolcro, vilipendio e sottrazione di cadavere, ricettazione, falso ideologico nonché esecuzione di lavori su area sottoposta a vincolo architettonico in difetto di autorizzazioni.

Il custode Scirto, in pratica, in cambio di mazzette, che sarebbero andate dai 3.500 ai 5.000 euro, avrebbe simulato la compravendita di spazi destinati ai defunti, approfittando anche della buona fede dei familiari, facendo loro firmare documenti che consentivano di disporre dei luoghi di sepoltura agli eredi di altre persone decedute. Per liberare una tomba e fare spazio ad altri, poi, avrebbe messo i resti di un defunto in una busta di plastica. Analoga sorte per le spoglie di altre persone, le cui generalità sono state cancellate dalle lapidi.

L’arrestato si sarebbe anche fatto promotore dell’ampliamento di loculi già esistenti, in totale assenza delle prescritte autorizzazioni, previste soprattutto per le aree sottoposte a vincoli architettonici.

Le Fiamme Gialle messinesi hanno constatato come il principale indagato sfruttasse la conoscenza del luogo di culto e dei suoi frequentatori per individuare i loculi o le tombe che difficilmente sarebbero stati reclamati da eventuali eredi.

Le accurate indagini, durate diversi mesi e condotte sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, hanno permesso di rilevare che nella sua condotta illegale lo Scirto si sarebbe avvalso dell’ausilio di altri indagati, tra i quali figurano funzionari comunali, un medico dell’A.S.P. di Messina, operai edili nonché prossimi congiunti di alcuni defunti. I finanzieri hanno, pertanto, denunciato complessivamente 17 soggetti, tra cui, oltre al predetto custode ed ai suoi collaboratori, alcuni familiari di defunti che avrebbero pagato l’indebita somma per assicurare ai propri cari una sepoltura presso il cimitero monumentale francavillese, e due funzionari comunali precedentemente addetti al servizio cimiteriale; per uno di questi ultimi, con funzioni di vigilanza e controllo sulle operazioni connesse alle attività di sepoltura, il Sostituto Procuratore ha proposto, così come per il custode, la misura dell’interdizione dai pubblici uffici.

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