Dal lontano 25 marzo 1977 la Comunale Avis Acireale porta avanti un impegno costante nella promozione della cultura della solidarietà e della donazione per superare il gap tra fabbisogno e sangue donato. Impegno di alto e puro volontariato che nel marzo del 2017 raggiungerà il traguardo del quarantesimo anno.
Dal febbraio del 2013 a presiedere, per la quinta volta, il consiglio direttivo è stata eletta Angela Belfiore (nella foto a sinistra), avisina da metà degli anni ’80, donna da sempre animata dalla nobile attenzione agli altri, profonda conoscitrice del “volontariato del sangue”, basato sui principi etici della solidarietà e della gratuità.
Durante l’attuale presidenza di Angela Belfiore si sono attuate due novità: la inaugurazione nel 2015 della nuova sede ubicata in via delle Terme 32/F, accogliente e funzionale al massimo, e la creazione di un nuovo servizio sanitario nella donazione del sangue, a partire da questo 2016.
Al tipo di donazione di “sangue intero” il consiglio direttivo, infatti, ha aggiunto quello di “plasmaferesi”, cioè di donazione del solo plasma dal sangue del donatore, restituendogli contemporaneamente i restanti elementi, utilizzando un separatore cellulare. Il plasma, come noto, rappresenta la componente liquida del sangue, grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare e nell’acqua del plasma sono disciolte proteine, zuccheri, grassi, sali minerali, ormoni, vitamine, anticorpi e fattori della coagulazione. La plasmaferesi ha la durata di 35/50 minuti contro i 5/8 minuti della donazione del sangue intero.
“Questa attrezzatura sanitaria – dichiara la presidente Belfiore – cioè il separatore cellulare adibito alla procedura di Aferesi, ci è stata data dall’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania tramite il dottore Sebastiano Costanzo, primario del Servizio Trasfusionale dell’OVE, dato che la Comunale Avis Acireale trasporta presso l’OVE le sacche di sangue raccolte nelle giornate di donazione previste. Separatore cellulare che ci pernmetterà di affrontare il futuro con maggiore tranquillità. Perchè risponde alla domanda di chi non vuole donare il sangue intero e alla grande possibilità di estrarre sostanze come albumina, fattori della coagulazione (VIII) e degli altri plasmaderivati di cui c’è una enorme richiesta ma non il fabbisogno, per cui si ricorre alla importazione”.
E’ una buona notizia che rende orgogliosi gli avisini acesi, ed anche la Città.
Camillo De Martino