Tra tutti i dodici indagati dell’inchiesta sui lavori del Parco Eolico “Alcantara-Peloritani”, l’unico proscioglimento disposto dal gup ha riguardato la professionista francavillese “per non aver commesso il fatto”. Adesso il marito pretende le pubbliche scuse da parte dell’avv. Franco Camardi, che sulla vicenda ebbe a tenere un comizio alquanto “velenoso”
Per l’ingegnere di Francavilla di Sicilia, Laura Vaccaro, ma anche per il di lei consorte Salvatore Nuciforo, ex sindaco del Comune dell’Alcantara, è la fine di un incubo durato circa sei anni. La professionista è stata, infatti, prosciolta “per non aver commesso il fatto” nell’ambito dell’Operazione “Zefiro”, ovvero l’indagine della Dda su un presunto business ruotante attorno al Parco Eolico “Alcantara-Peloritani”, di cui la Vaccaro è stata direttore dei lavori.
Alla relativa udienza preliminare celebrata qualche giorno fa dinnanzi al gup del Tribunale di Messina, Monica Marino, sono stati invece rinviati a giudizio (con udienza fissata per il 6 luglio) tutti gli altri undici indagati (Angelo Rotella, Filippo Rotella, Santi Bonanno, Maria Patrizia Intagliata, Angelo Crifò, Andrea Candelora, Luca Capra, Martyn Ricardo Moro e Carmelo, Santino ed Antonino Gulino).
Dalle indagini, avviate nel 2009 sui due lotti del parco eolico ubicati nei territori dei Comuni di Francavilla di Sicilia e Fondachelli Fantina, era emerso un sistema illecito di affidamento dei subappalti. Nel mirino dei carabinieri delle Compagnie di Barcellona Pozzo di Gotto e Patti, in particolare, l’interesse che la mafia barcellonese avrebbe potuto avere nell’opera in questione.
Nel 2013 l’inchiesta portò anche all’arresto dell’ex sindaco di Fondachelli Fantina, Francesco Pettinato, del suo cugino imprenditore Giuseppe Pettinato e del funzionario comunale Giuseppe Catalano.
Tra tutte le persone coinvolte nella delicata vicenda giudiziaria, l’ingegnere Laura Vaccaro (difesa in tale frangente dagli avvocati Massimo Rizzo ed Alberto Gullino) è dunque la prima ad uscirne a testa alta. Ed, al riguardo, ci tiene a dire la sua il marito Salvatore Nuciforo, il quale all’esplodere del caso rivestiva il ruolo di primo cittadino di Francavilla, con tutte le conseguenze e strumentalizzazioni che, per quanto occorso alla moglie, gli toccò subire politicamente, oltre che sul piano personale.
«Ho sempre avuto fiducia – commenta Nuciforo – nell’operato dei magistrati e, più in generale, nel tempo, che ancora una volta si è dimostrato galantuomo. Ci lasciamo alle spalle sei anni d’inferno, che tuttavia io e mia moglie abbiamo vissuto con la coscienza assolutamente tranquilla.
«Sicuramente il momento più amaro è stato quando, durante la campagna elettorale amministrativa del 2012, che mi vedeva candidato a consigliere comunale, l’avvocato Franco Camardi, da semplice cittadino, chiese ed ottenne di poter tenere un comizio nel corso del quale, ingerendosi indebitamente nella competizione politica in quanto non era candidato in nessuna lista, lanciò accuse infamanti nei riguardi della mia consorte ed, ovviamente, del sottoscritto, ipotizzando pubblicamente non so quali “trame oscure” solo per il fatto che io ero stato sindaco di Francavilla ed alla mia metà una società privata aveva affidato l’incarico di direttore dei lavori del parco eolico.
«Ricordo che quella sera stessa chiesi alle (fortunatamente…) poche persone che ascoltarono tali “elucubrazioni”, di farmi da testimoni per querelare il soggetto comiziante, cosa che, da persona tollerante e democratica quale mi ritengo di essere, ho poi evitato di fare.
«Adesso però, alla luce dell’avvenuto proscioglimento dell’ing. Laura Vaccaro dalle totalmente infondate accuse che la riguardavano, pretendo che l’avv. Camardi ci formuli pubblicamente le sue scuse per ciò che gli è uscito di bocca quella sera di quattro anni fa».
Rodolfo Amodeo
FOTO: l’ing. Laura Vaccaro insieme al marito, ex sindaco di Francavilla di Sicilia, Salvatore Nuciforo, e, nel riquadro, l’avv. Franco Camardi