Grazie al tempestivo intervento dei militari, chiamati tramite il 112 dalle stesse vittime, si è potuta evitare una tragedia.
L’uomo, a conclusione dell’ennesima lite, scaturita sembra per motivi legati alla gelosia, ha aggredito verbalmente e fisicamente la consorte, una donna di 49 anni. La figlia, di 26 anni, non convivente con la coppia, intervenuta nell’abitazione in difesa della madre, ha scatenato nell’aggressore un vero e proprio raptus che lo ha spinto a prendere un coltello in cucina ed a vibrare dei fendenti all’indirizzo della giovane donna. Fortunatamente, i carabinieri, nel frattempo entrati in casa, dopo una breve colluttazione, sono riusciti a fermarlo in tempo disarmandolo ed ammanettandolo.
La ragazza, medicata all’Ospedale di Giarre se l’è cavata con cinque giorni di prognosi, per delle “ferite da taglio alla zona palmare della mano sinistra”. L’arma è stata sequestrata mentre l’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Catania Piazza Lanza.