Giardini Naxos: il Porto… l’eterna incompiuta -
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Giardini Naxos: il Porto… l’eterna incompiuta

Giardini Naxos: il Porto… l’eterna incompiuta

Una pubblica conferenza, organizzata dall’associazione Agorà ha dato voce ai tanti dubbi sulla realizzazione dell’opera

Come una tragica e mortale epidemia, la questione del porto della Patria di Tisandros, a quarant’anni dall’inizio, torna a tormentare ed impaurire la coscienza dei giardinesi. Ancora discussioni e prese di posizione su un argomento che, a distanza di tanti anni, ancora accende gli animi e crea polemiche. Ancora distinguo, ancora precisazioni, ancora divergenze e polemiche. Sorgono comitati e si moltiplicano gli incontri, per discutere e commentare, quanto sembrava negli ultimi tempi deciso.
Stavolta, ad invitare i cittadini di Giardini Naxos, ad attenzionare la realizzazione dell’opera, è l’Associazione politico-culturale “Agorà” che, nelle elezioni del maggio 2015, ha sfidato Nello Lo Turco, piazzandosi al terzo posto. Anche se non è riuscita ad entrare nel palazzo dei Naxioti, fa sentire la sua profonda voce, ogni qualvolta i problemi del paese vengono discussi. Stavolta, lo ha fatto invitando esperti e studiosi, per evidenziare errori ed incongruenze nel progetto approvato in sede consiliare, che la Società Tecnis, si è aggiudicato per la realizzazione del mega porto.
L’Associazione lamenta le lacune e le incongruenze presentate dal progetto approvato, evidenziando come l’Amministrazione Lo Turco, non ha voluto mai discutere sulle modifiche da apportare al progetto che se realizzato così come è, rovinerebbe l’economia turistica del paese, vanificando i sacrifici dei nostri padri, che nella balneazione vedevano il nostro futuro. E, lo fa, invitando tecnici qualificati ed esperti come il professore Vincenzo Piccione ed il geologo Frank Caltabiano .
Il professore Piccione, docente di Valutazione ed Impatto Ambientale presso l’Università di Catania, prendendo la parola, ha evidenziato all’attento e numeroso pubblico presente, le principali carenze che la realizzazione presenta. L’esperto geologo si è soffermato sulla mancanza di studi, che possano confermare che il porto da costruire non inciderà negativamente sulle condizioni di vita del mare dove l’opera sarà realizzata. Con chiare parole, ha evidenziato come non è stato previsto l’impatto ambientale che l’aumentato traffico veicolare produrrà sulla città. Non essendo state previste nuove vie di accesso e d’uscita, documenta che le attuali vie di circolazione non potranno sostenere la quantità di auto che andranno a circolare. Risultato: caos–rumori-intasamenti. L’esperto documenta inoltre, con meticolosa precisione, che, nel Quadro del Regolamento Programmatico, non c’è traccia del Piano Diportistico Regionale, e che il Crono Programma non prevede l’interruzione dei lavori durante la stagione balneare, con conseguente collasso del traffico indotto.
Il professore Piccione conclude la sua esaustiva esposizione, evidenziando che lo studio di Impatto Ambientale effettuato è a firma di un solo professionista, per tutti i campi di studio presi in considerazione, specificando che: “è inaccettabile che un’opera di impatto ambientale così esteso porti la firma di un solo esperto”.
Tante, tantissime le domande del pubblico presente, preoccupato ed impaurito dalle conseguenze di un’opera che, a detta degli esperti, impatterà negativamente sul territorio. Ad una domanda che abbraccia e racchiude tutte le preoccupazioni dei cittadini e che evidenzia il timore degli operatori turistici del settore della balneazione, il professore ha dato questa risposta: “L’impatto sarà inevitabile ed i benefici prodotti saranno molto minori del danno che la realizzazione, così come è prevista, apporterà”.

Francesco Bottari

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