Notte insonne a Giarre e dintorni. Non soltanto a Macchia ma anche nel cuore della predetta cittadina Jonica, una scossa di terremoto ha ridestato dal sonno i dormienti. Mentre buona parte della penisola italiana trema (ed in particolare nel Perugino), il comprensorio giarrese si uniforma a tale fenomeno con una scossa di magnitudo 2.5.

Il fondo Macchia torna ad essere teatro dell’epicentro di un sisma a distanza di dodici giorni dall’ultimo episodio che ha interessato quest’area. Tuttavia, nel pomeriggio di giorno 25, sebbene l’epicentro dell’evento sismico fosse localizzabile a Fleri, una discreta fetta di popolazione residente a Macchia aveva comunque avvertito una scossa. Stavolta però, sono evidenti le analogie tra l’episodio maturato poche ore or sono e quello verificatosi giorno 15 aprile.

Proprio come allora, la terra è tornata a tremare nel cuore della notte ed alla stessa ora. Erano le ore 1.57 quando il sisma avvenne, ed oggi, il terremoto si è manifestato nel medesimo orario. Sono comunque lievi le differenze che intercorrono tra i due accadimenti. Alle ore 1.57 del 15 aprile, il fenomeno sismico, di magnitudo 2.1, fu localizzato 1,3 km ad ovest rispetto al fondo Macchia.

Diversamente, in questa circostanza si è trattato di una scossa lievemente più forte perchè di magnitudo 2.5. Inoltre, l’epicentro, a differenza di quanto accaduto qualche giorno addietro, è stato localizzato 0,5 km a nord-est rispetto al fondo Macchia. La profondità del sisma manifestatosi, è comunque superficiale. Il dato rilevante è però che anche il centro di Giarre sia stato interessato dal terremoto. L’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) della sezione di Catania, sta comunque costantemente monitorando questi eventi da fratturazione fino ad ora limitati ad episodi di microsismicità (piccoli terremoti).

Umberto Trovato