Catania, operazione Master Bet: smantellata rete scommesse clandestine

Vasta operazione conclusa dalla Polizia di Stato che, su disposizione della Procura Distrettuale di Catania, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari nei confronti di soggetti responsabili di associazione a delinquere finalizzata all’organizzazione e alla raccolta illegale di gioco d’azzardo on-line.

Centinaia le persone coinvolte a seguito di complesse indagini condotte dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania, con il coordinamento del Servizio Centrale di Roma.

Stamane personale dei reparti territoriali della Specialità, coadiuvati dalle locali Squadre Mobili, a loro volta coordinate dal Servizio Centrale Operativo, ha operato nelle città di Catania, Ragusa, Messina, Siracusa, Palermo, Agrigento, Caltanissetta, Trapani, Cosenza, Cagliari, Foggia, Brindisi, Milano, Napoli, Salerno, Caserta, Avellino, Roma e Venezia.

Quarantasei gli esercizi commerciali ritenuti centri di scommesse clandestine sono stati sequestrati a Catania (15), Palermo (6), Ragusa (2), Siracusa (1), Messina (1), Caltanissetta (1) Trapani (1), Cosenza (1), Roma (2), Caserta (1), Salerno (3), Napoli (4) e Cagliari (8).

Le indagini sono partite dall’individuazione nel 2015 di sette siti web di scommesse on line senza autorizzazione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, con piattaforme a Malta. Sono poi proseguite con monitoraggi ed intercettazioni telefoniche e telematiche, pedinamenti ed appostamenti. Tredici degli arrestati sono stati posti ai domiciliari. A 48 degli indagati sono stati notificati gli avvisi di garanzia.

Secondo quanto accertato, le scommesse clandestine sarebbero state gestite da due gruppi criminali, i cui promotori sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare. Le accuse per gli arrestati sono di associazione per delinquere finalizzata all’organizzazione e alla raccolta illegale di gioco d’azzardo on line in Italia e all’estero che operava senza le autorizzazioni statali attraverso una rete capillare di agenti commerciali e punti di raccolta diffusi sul territorio.

Nel corso delle indagini sono emersi contatti di alcuni degli indagati anche con un ex ispettore di polizia maltese che si occupava di criminalità economica di recente arrestato nell’ambito di un’altra indagine dalle polizia maltese.

I particolari dell’operazione sono stati resi noti a Catania durante un incontro con i giornalisti al quale hanno preso parte, tra gli altri, il procuratore della Repubblica facente funzioni Michelangelo Patanè e il dirigente della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Catania Marcello La Bella.