Anche alla Valle dell’Alcantara tocca fare i conti con l’emergenza immigrazione. Lo sanno bene gli abitanti di Gravà, frazione del Comune di Castiglione di Sicilia, che da qualche giorno sono sul piede di guerra avendo appreso che la loro borgata si accinge ad ospitare un centro di accoglienza per clandestini minorenni non accompagnati. L’immobile da adibire a tale scopo appartiene ad un privato, il quale riceverà in cambio un canone di locazione da parte dell’associazione Onlus intestatasi l’iniziativa con il benestare del prefetto che, com’è risaputo, è l’autorità competente per tali problematiche.
Avantieri, dunque, i residenti della frazione castiglionese si sono costituiti in un apposito comitato ed hanno avviato una petizione per tentare di scongiurare l’arrivo a Gravà dei giovani extracomunitari. Tale documento, che stanno sottoscrivendo anche alcuni abitanti dei vicini Comuni di Francavilla di Sicilia e Motta Camastra, verrà presentato al sindaco di Castiglione, Salvatore Barbagallo, affinché adotti gli opportuni provvedimenti di sua competenza ed esprima agli enti preposti la propria contrarietà alla presenza sul suo territorio di un centro di accoglienza.
Come recita il testo della suddetta petizione, «alla luce delle numerose notizie diffuse dai mass media in ordine alle difficoltà di integrazione degli immigrati con le popolazioni locali ed alle inevitabili problematiche che ne derivano, si intende salvaguardare questo territorio e gli interessi ed i diritti di chi lo abita, con particolare riferimento alla propria sicurezza personale ed al proprio patrimonio, e comunque senza nutrire alcun sentimento di discriminazione sociale o razziale.
«Si sappia altresì che i destinatari di questo centro d’accoglienza non subiranno alcun controllo da parte del personale, né tantomeno saranno obbligati a permanere forzatamente in tale immobile, al cui interno, peraltro, l’associazione che dovrebbe gestire la struttura in questione ha già dato inizio ai relativi lavori edili.
«C’è inoltre da considerare che la frazione di Gravà, distante diversi chilometri dal Comune di appartenenza (ossia Castiglione di Sicilia), è totalmente priva di presidi di forza pubblica (Stazione dei Carabinieri e/o Polizia Locale) e che in essa vi risiedono molte persone anziane che vivono da sole e nuclei familiari con bambini, che per lo più posseggono appezzamenti di terreno intorno alle loro abitazioni.
«All’Amministrazione Comunale di Castiglione di Sicilia, in persona del sindaco pro tempore, chiediamo dunque di verificare la conformità alle normative in materia sia della richiesta di realizzazione nella frazione Gravà di un centro di accoglienza per immigrati clandestini minori, e sia delle opere edilizie che si stanno eseguendo all’interno dell’immobile che dovrebbe ospitarlo, adottando gli opportuni provvedimenti di sospensione.
«Ed, in ogni caso, sollecitiamo l’Amministrazione Comunale castiglionese ad esprimere agli enti preposti la propria contrarietà all’iniziativa, sulla scorta della volontà espressa in tal senso anche dai sottoscritti membri del costituito comitato civico, i quali si riservano di intraprendere ulteriori azioni al riguardo, eventualmente anche a livello giudiziario».
Rodolfo Amodeo