Francavilla di Sicilia dice addio alle Suore del Preziosissimo Sangue

Dopo oltre ottant’anni di proficuo servizio dispiegato su più fronti, tra due mesi le religiose della congregazione femminile lasceranno definitivamente la cittadina dell’Alcantara in quanto per il loro Ordine risulterebbe economicamente proibitivo il mantenimento di diverse sedi decentrate. Ennesimo “impoverimento” di una comunità, ancora una volta privata di un’importante istituzione del territorio oltre che di un pezzo di storia

La comunità di Francavilla di Sicilia sta per essere privata dell’ennesima storica istituzione locale. Stavolta a fare le valigie saranno le Suore del Preziosissimo Sangue, che nella cittadina dell’Alcantara operano da oltre ottant’anni, nel corso dei quali si sono proficuamente occupate di istruzione scolastica, assistenza spirituale ai malati, catechesi per bambini e ragazzi e supporto alle varie attività parrocchiali.

Dalla sede centrale di Monza della congregazione religiosa femminile è stato in pratica fatto sapere che, con i tempi di magra che corrono, il servizio delle Sorelle in sedi decentrate del territorio nazionale risulta essere alquanto oneroso economicamente. Pertanto, le tre religiose che ultimamente hanno svolto la loro missione a Francavilla (ossia Suor Elena, Suor Angela e Suor Adriana) dovranno definitivamente rientrare alla base entro la seconda settimana del prossimo mese di luglio, una volta portato a compimento l’annuale Grest estivo post-scolastico.

La notizia ha non poco rattristato numerosi fedeli francavillesi ed, in particolare, l’Ordine laico delle Preziosine, di cui fanno parte una quindicina di donne del luogo molto vicine alle Suore del Preziosissimo Sangue.

«Certe di interpretare anche il pensiero della popolazione locale – recita una nota diramata in queste ore dalle Preziosine laiche – desideriamo rivolgere un sincero ringraziamento alle Suore del Preziosissimo Sangue che, sin da lontano 1934, si sono avvicendate nel servizio alla nostra comunità, esprimendo altresì profondo rammarico per questa decisione, che in ogni caso rispettiamo, anche se resta l’amarezza di vedere Francavilla di Sicilia sempre più impoverirsi perché ancora una volta privata di una fondamentale risorsa istituzionale ed umana. Nell’ambito della loro missione religiosa, infatti, le Suore del Preziosissimo Sangue si sono anche distinte quanto ad impegno sociale e culturale, dando sostegno ai concittadini in difficoltà e formando nel loro istituto scolastico intere generazioni di francavillesi. Sicuramente lasciano un vuoto difficile da colmare».

Nel centro dell’Alcantara i primi contatti con la Congregazione delle Suore del Preziosissimo Sangue, fondata da Madre Maria Matilde Bucchi, si devono, oltre ottant’anni fa, ad un notabile francavillese del tempo, l’avvocato Ferdinando Bottari, il quale ebbe modo di apprezzare la missione delle Preziosine nella comunità calabrese di Palizzi Marina. Il Bottari fece, quindi, istanza ai politici amministratori del tempo ed all’arciprete Francesco Di Marco affinché anche Francavilla di Sicilia potesse ospitare una rappresentanza delle Sorelle provenienti da Monza onde beneficiare delle loro proficue attività apostolico-educative.

Fu così che la mattina del 17 novembre 1934 misero piede in paese, festosamente accolte dalla popolazione locale, le prime quattro giovani suore preziosine inviate dalla Casa Madre (Antonietta Daverio, Clementina Pessina, Ambrogina Corti ed Elisabetta Castellazzo), che le autorità civili fecero alloggiare presso l’ex Convento dei Carmelitani.

Senza alcun indugio, le quattro “pioniere” della missione francavillese della congregazione lombarda intrapresero sin da subito un’intensa attività che ebbe inizio con l’apertura dell’asilo e della scuola elementare, che ha forgiato culturalmente intere generazioni di francavillesi, e di un laboratorio di taglio, cucito e ricamo; fecero seguito l’avvio dei corsi di catechesi e l’impegno sul fronte dell’aggregazionismo religioso (incremento dell’Azione Cattolica locale, oratori festivi, ecc.).

E tale e tanto fu il carisma esercitato sulla comunità locale dalle suore, che quattro giovani francavillesi – Suor Rosina Romano (nel 1937), Suor Santina Dino (1948), Suor Carmela Del Popolo (1955) e Suor Carmela Vaccaro (1964) – decidevano di seguire l’esempio delle Preziosine entrando anch’esse a far parte della congregazione.

Quando il “virtuoso meccanismo” messo in moto dalle suore entrava a pieno regime, la Seconda Guerra Mondiale ne imponeva, purtroppo, una battuta d’arresto forzata. Anche le religiose, infatti, si videro costrette a sfollare, trovando ricovero presso un immobile di contrada Bannino, messo a disposizione dal dirigente scolastico Francesco Silvestri, dove la popolazione francavillese, grata per quanto ricevuto dalle suore negli anni precedenti, non faceva mancare nulla di quanto necessario al loro sostentamento.

Il Dopoguerra segnò il ritorno in paese delle Preziosine, animate da un rinnovato entusiasmo che consentì loro, tra l’altro, di riorganizzare per fasce di età l’insegnamento catechistico avvalendosi delle competenze dell’allora giovane sacerdote Orazio Edmondo Fallone, poi assurto ad arciprete.

Tra le tappe successive, stimolate dalle importanti innovazioni apportate dal Concilio Vaticano II, sono da menzionare l’accesso delle suore alle scuole elementari statali di Francavilla per l’insegnamento integrativo della religione ed il massiccio coinvolgimento (a partire dal 1970) dei giovani del luogo in incontri di preghiera, giornate di ritiro spirituale e prove di canto, queste ultime sfociate con successo nella costituzione di una schola cantorum le cui “performance” sono state applaudite anche presso la Cattedrale di Messina.

Nel 1975, le suore preziosine diedero inizio all’apostolato nelle famiglie del paese, con visite agli ammalati ed a tutti i bisognosi di conforto ed aiuto; per alcune di loro si è resa, dunque, necessaria l’autorizzazione dell’arcivescovo ad impartire l’Eucaristia.

Le ultime tre suore, che tra qualche mese lasceranno definitivamente Francavilla per non essere più rimpiazzate, sono ospitate in un vano all’interno del palazzo dell’ex Opera Pia di Via Visconte Ruffo, acquisito dal Comune al proprio patrimonio e dove, sino a qualche decennio fa, aveva anche sede l’istituto d’istruzione delle Suore del Preziosissimo Sangue.

Stando alla motivazione “economica” addotta dalla sede centrale di Monza per giustificare il ritiro delle loro religiose dalla comunità francavillese, sono in tanti a chiedersi se con qualche piccolo sforzo finanziario le istituzioni locali non avrebbero potuto scongiurare questo definitivo “addio”.

Rodolfo Amodeo

 

FOTO: le Suore del Preziosissimo Sangue nel 2004, in occasione del loro 70° anniversario di apostolato a Francavilla di Sicilia (insieme a loro, tra gli altri, anche l’allora sindaco Salvatore Nuciforo e l’allora presidente del Consiglio Provinciale di Messina Lino Monea, attuale primo cittadino del Comune dell’Alcantara)