Continua il lavoro di attento monitoraggio dell’attività vulcanica dell’Etna da parte dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia). Durante la notte, sono stati registrati fenomeni stromboliani incardinati comunque in un quadro normalizzatosi.

E’ stato possibile infatti registrare un’attività stromboliana intracraterica ascrivibile alla “Voragine” (afferente al cratere centrale).Tale attività si sostanzia in esplosioni. Dalle prime ore di luce di stamattina, il nuovo cratere di sud-est è interessato da sporadiche emissioni di cenere che si diluiscono gradualmente nell’atmosfera. L’emissione di cenere è riconducibile al piccolo cratere formatosi nel dicembre del 2015.

L’area in questione riguarda l’alto fianco orientale del cratere di sud-est. La colata lavica traboccata dal bordo occidentale della bocca nuova è in raffreddamento. Diversamente, la lingua di fuoco localizzata  nella Valle del Bove, è ferma. Il tremore vulcanico non fa registrare incrementi, sebbene si mantenga su valori medio-alti.

Umberto Trovato