In seguito ai fatti registratisi negli ultimi tempi presso il pronto soccorso di Acireale, che hanno riguardato cittadini dell’area di Giarre, il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha avuto oggi un lungo incontro con il direttore sanitario dell’Asp di Catania, dott. Franco Luca.
Nel corso del colloquio sono state evidenziate alcune criticità relative alla rete predisposta dal precedente governo, che non ne ha valutato sufficientemente le criticità. Emerge l’aspetto delle distanze, delle difficoltà di collegamenti e delle distribuzioni territoriali dei servizi da assicurare ai cittadini. A tal fine il presidente, insieme all’assessore alla Salute, Gucciardi, organizzerà la prossima settimana un vertice a Palermo al fine di incardinare una rivisitazione del piano, in scadenza il 31 dicembre 2016, che sia in grado di rispondere a una distribuzione più razionale dei servizi e dei posti letto nel catanese con una risposta di maggiore prossimità alle esigenze di salute dei cittadini.
“La decisione di chiusura di servizi importanti già presenti presso l’ospedale di Giarre, decisa dai precedenti governi– ha affermato Crocetta -, mi è parsa troppo rapida e non sufficientemente pesata, in relazione al fabbisogno della popolazione che insisteva su quell’ospedale e a cui va data una risposta. Credo si possa ottimizzare la rete, prevedendo un piano di distribuzione più dettagliato, senza nuocere ad altre strutture ospedaliere. Bisogna elaborare un piano ragionevole di riapertura dell’ospedale di Giarre e conseguentemente del pronto soccorso. Nessuno però attribuisca la volontà di chiudere Giarre al mio governo, che invece – conclude il presidente – sta affrontando il tema della riapertura”.
Sul tema è giunta una nota iniziano le reazioni ed i commenti. Tania Spitaleri, presidente della Commissione dell’ospedale di Giarre e candidato sindaco nella città, in merito alle notizie giunte dalla Presidenza della Regione sul nosocomio giarrese così commenta “Continueremo a lavorare anche nei prossimi giorni, come abbiamo fatto fin qui sollecitando i vertici della Regione. Questa è una battaglia che portiamo avanti da anni perché da anni, sin dal 2005, é in corso la spoliazione del nostro ospedale. Continueremo a seguire questa vicenda, troppo importante per la salute dei nostri cittadini”.
Drastico il commento del candidato sindaco Salvo Vitale: “Le dichiarazioni del presidente Rosario Crocetta suonano come una presa in giro nei confronti dei giarresi e dei cittadini che a ragione chiedono che venga tutelato il loro diritto alla salute. Eravamo già abituati alle uscite estemporanee del governatore – continua Vitale – ma questa ci sembra chiaramente un sintomo di schizofrenia politica. Sono infatti del 15 marzo 2016, poco più di un mese fa quindi, gli atti deliberativi numero 768 e 769 dell’azienda sanitaria provinciale di Catania che hanno decretato la chiusura della nostra struttura ospedaliera”.
Nei prossimi giorni, secondo quanto si apprende, probabilmente martedì, potrebbe essere revocata la delibera dell’Asp 3 di Catania n. 664 che sancì l’anno scorso la chiusura del Pronto soccorso ed il definitivo smantellamento dell’Ospedale di Giarre.