I carabinieri del Nucleo operativo e della Stazione di Riposto nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì, al termine di una proficua attività investigativa, hanno arrestato tre giovani con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Sequestrate numerose dosi di marijuana pronte ad essere smerciate (circa mezzo chilo) e denaro in contanti. Secondo quanto si apprende i carabinieri hanno scoperto un vero e proprio supermercato della droga allestito in via De Maio.
Dei tre arrestati, due, entrambi con precedenti, sono stati tradotti nel carcere di piazza Lanza a Catania mentre una terza persona e stata condotta agli arresti domiciliari.
Nel dettaglio sono stati arrestati nella flagranza il 34enne Massimo Guarrera, Massimiliano Mancuso di 20 anni e un 19enne, tutti di Riposto, ritenuti responsabili del concorso in spaccio e detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Segnalati alla Prefettura di Catania 5 assuntori, tra i quali due donne, per uso personale di sostanze stupefacenti. I FATTI Il paziente lavoro investigativo svolto dai carabinieri ha permesso di smantellare una “piazza” di spaccio che – come anticipato – aveva come snodo nevralgico il grande parcheggio esistente in via Gaetano Di Maio a Riposto.
Quanto osservato dagli investigatori ha posto in risalto la “quasi” perfetta organizzazione dei tre pusher che, tutti con compiti ben definiti, riuscivano a vendere la droga ai clienti; come in una sorta di drive in, con l’auto ancora accesa, abbassavano il finestrino e in pochi secondi ricevevano quanto richiesto, ripartendo e ruotando intorno al parcheggio per imboccare il senso di marcia contrario ed uscire dallo stesso. L’intervento sincronizzato dei militari operanti ha consentito di congelare la scena del crimine scoprendo così il meccanismo di smercio della droga.
Il grosso della droga veniva nascosto sotto le vasche dell’acqua di pertinenza di un condominio posto nelle vicinanze, mentre le dosi da spacciare al minuto venivano nascoste nelle aiuole del parcheggio. In tutto i cc hanno sequestrato circa 400 grammi di “marijuana” e 160 euro in contanti, incassati dalla vendita dello stupefacente.