Grande festa per la formazione di basket Città di Mascali che nella finale playoff per il salto di categoria è riuscita a raggiungere la tanto agognata Promozione. Soltanto la gara 2 ha permesso al sestetto allenato dal coach e capitano Alessio Cimino di avere ragione dell’Olimpia Domenico Savio Ragusa. In gara 1, infatti, i mascalesi al Palajungo avevano ceduto solo ai tempi supplementari per 71-72. Mentre nel ritorno in terra ragusana la grande prestazione sul parquet ha portato una strepitosa vittoria con un perentorio 57-70 che in virtù della maggior differenza di canestri ha fatto pendere l’ago della bilancia della Promozione dalla parte del sodalizio sportivo del presidente Davide Pappalardo. Un successo dopo una stagione da vero e proprio rullo compressore per il roster mascalese: 10 vittorie su 10 gare disputate in campionato, 3 vittorie su 4 nel girone preliminare della fase regionale e la doppia vittoria in semifinale contro lo Sport Club Gravina. Prima di completare l’opera in finale.
“La soddisfazione è enorme – afferma il presidente Pappalardo – sia per me che per la dirigenza e i giocatori. Siamo alle stelle per un traguardo così importante e storico. Un grazie particolare al nostro pubblico che ci ha seguito in questa trasferta memorabile che per noi è valsa la Promozione. E’ davvero incredibile come una piccola realtà come la nostra, che rappresentava Catania in questa finale, abbia surclassato la formazione di un capoluogo di provincia come Ragusa. Siamo stati agguerriti e col coltello tra i denti per raggiungere il nostro obiettivo. Il nostro score di 16 vittorie totali su 18 gare ufficiali disputate è un nuovo record e abbiamo ricevuto i complimenti anche dalla federazione. Adesso bisogna programmare la prossima stagione. La Promozione per una squadra emergente come la nostra sarà un bel banco di prova. Dovremmo fare qualche innesto sia a livello dirigenziale che come giocatori e speriamo di mantenere lo stesso organico anche se sappiamo che sarà difficile. Spero che il paese di Mascali sia fiero di noi”.
Alessandro Famà