Il provvedimento scaturisce da un’articolata attività investigativa avviata dai Carabinieri a seguito dell’incendio di Fiat Punto, avvenuto ad Acireale il 31 gennaio scorso. I militari, nella circostanza, accertarono, tramite delle immagini a circuito chiuso che immortalarono la scena criminosa, che la donna diede fuoco all’auto, parcheggiata all’interno di un cortile, e che nei giorni precedenti il 55enne minacciò ripetutamente il proprietario del mezzo tentando di estorcergli la somma contante di 2000 euro, adducendo come scusa un risarcimento per delle ingiurie, infondate, nei confronti del figlio minore della convivente.
L’Autorità Giudiziaria tenuto conto delle risultanze investigative prodotte dai Carabinieri ha emesso la presente misura restrittiva ritenendo l’uomo e la donna responsabili di tentata estorsione e quest’ultima anche di danneggiamento a seguito di incendio.
L’ordinanza è stata notificata all’uomo nel carcere di Piazza Lanza, dove lo stesso è ristretto, per un’altra tentata estorsione, incendio di autovettura ed evasione, commessi il 14 aprile scorso a Macchia di Giarre. L’arrestata è stata associata, sempre, nel carcere di Piazza Lanza.