Scoprire la forza grandiosa e misteriosa dell’Etna, protagonista nel corso dei secoli dei continui cambiamenti di un paesaggio unico al mondo: è l’opportunità data agli alunni della Scuola Primaria di Linguaglossa “Santo Calì” (plesso “Pietro Scuderi”) attraverso il loro coinvolgimento nel progetto didattico “Sul filo del ricordo” ed, in particolare, nello spettacolo teatrale “Sotto il Vulcano”, andato in scena nei giorni scorsi come recital di fine anno scolastico nella suggestiva cornice del Colonnato della Casa San Tommaso.
Ad esibirsi sono stati i bambini delle classi IIIA, IVA e IVB i quali nelle settimane precedenti avevano frequentato un apposito laboratorio teatrale all’insegna di canti dialettali siciliani e racconti di miti e leggende legati all’Etna.
Nel recente saggio conclusivo sono state, quindi, ripercorse con il linguaggio dell’arte le eruzioni più significative che, nel tempo, hanno colpito il territorio linguaglossese, tra cui quelle del 1923 e del 2002. E bisogna dare atto ai piccoli attori di aver ben reso, attraverso un’efficace drammatizzazione, le ansie e le preoccupazioni provocate da tali calamità nella gente del luogo.
Fondamentale, ovviamente, il ruolo delle insegnanti che hanno curato le varie componenti del progetto teatrale, ovvero Rosa Malfitana e Rosanna Pennisi (occupatesi della prima parte del recital), Maria Rita Di Primo e Roberta Garelli (autrici della sceneggiatura) e Rita Barbagallo (coreografie). Ma anche i genitori hanno fatto la loro parte provvedendo all’allestimento scenico.
Un plauso alla lodevole iniziativa didattica è giunto dal sindaco di Linguaglossa Rosa Maria Vecchio e dall’assessore comunale Francesca Cacciola.
Tra gli spettatori del riuscitissimo recital della Scuola Primaria “Santo Calì” anche la dirigente scolastica Venera Marano ed il suo collaboratore Alfio Ragaglia.
Rodolfo Amodeo