Non capita spesso di vedere su di un palcoscenico dei giovani talenti dello spettacolo che si esibiscono con leggerezza e disinvoltura, né più e né meno come gli artisti più navigati. Ma la quattordicenne cantante catanese Ludovica Leotta, da questo punto di vista può già considerarsi una “fuoriclasse”: non appena entra in scena i suoi occhi si illuminano di felicità, e basta la radiosa freschezza del suo “contagioso” sorriso per coinvolgere emotivamente lo spettatore.
Ludovica, insomma, sembra essere nata per stare davanti a microfoni e telecamere, siano essi di un concorso canoro paesano o di eventi di rilievo nazionale, come quello in cui ha di recente trionfato classificandosi prima assoluta nella categoria “Giovani”. Si trattava del “Videofestival Live”, svoltosi a Milano Marittima (in Emilia Romagna) e finalizzato a promuovere in ambito europeo le nuove promesse della canzone italiana. La giovanissima “ugola” etnea vi ha partecipato con l’accattivante brano dance “I’m an albatraoz” (di AronChupa), meritandosi i convinti apprezzamenti di una qualificatissima giuria, della quale facevano parte autorevoli personalità della discografia nazionale, tra cui la celebre Mara Maionchi (in una delle foto principali insieme alla giovane cantante catanese). Al prestigioso concorso Ludovica Leotta è approdata dopo aver superato i casting preliminari tenutisi in tutta Italia ed essere rientrata tra i sessanta semifinalisti.
Successivamente è stata invitata a Padova come ospite ad un galà televisivo andato in onda su Canale Italia, dove ha ricevuto un altro riconoscimento e, soprattutto, l’ambito “pass” per andare a cantare, nel corso dell’imminente luglio, in un esclusivo villaggio turistico della Sardegna, accompagnata da un’orchestra di affermati musicisti professionisti.
Oltre che per le indiscusse doti canore, durante le sue esibizioni, all’insegna di raffinati ed impegnativi brani pop italiani ed internazionali, Ludovica si fa apprezzare anche per la sapiente gestualità con cui interpreta le canzoni, immedesimandosi perfettamente nei loro testi e nelle loro atmosfere. E quando è alle prese con motivi ritmati si trasforma in una showgirl completa affiancando al canto i relativi passi di danza.
L’“enfant prodige” catanese, del resto, ha esordito sotto i riflettori all’età di otto anni proprio ballando sulle celebri canzoni di Michael Jackson e vincendo già allora vari concorsi.
Ma Ludovica Leotta ha alle spalle pure trascorsi teatrali avendo recitato per tre anni nella compagnia “Teatro Insieme” (in commedie come “Pensaci Giacomino”, “I Civitoti in Pretura”, “Da Broadway alla Civita”, ecc.), da cui è approdata ad un talent sulla recitazione dove si è classificata seconda.
Tornando all’attività canora, Ludovica vanta vittoriose partecipazioni ad importanti concorsi quali il Festival d’Arzano, il Festival Show, il Cantagiro Junior ed il Festival “Astro d’Argento”, che l’ha vista trionfatrice nell’edizione del 2014. Si è inoltre esibita su Rai1 nel Coro di Castrocaro e si è attestata ai primi posti di diversi “bimbus talent” nella categoria “Ballo e Recitazione”.
L’innata predisposizione per lo spettacolo Ludovica ha pensato bene di corroborarla frequentando le lezioni di canto delle maestre Mariella Arghiracopulos ed Agata Reale di “Amici” ed attendendo contemporaneamente allo studio del basso, uno strumento che solo i musicisti più sensibili e spassionatamente innamorati dell’arte delle sette note scelgono di suonare perché, pur essendo fondamentale nel sostenere armonicamente la melodia, non riveste ruoli da “primadonna” come la chitarra o il pianoforte.
Nonostante i suoi molteplici impegni artistici, Ludovica Leotta frequenta anche con profitto il Liceo Classico (è stata recentemente promossa al secondo anno), ossia un impegnativo percorso di studi in grado di garantire una notevole preparazione culturale, che è certamente una marcia in più per imporre la propria personalità e farsi apprezzare nel sempre più selettivo mondo dello spettacolo.
Il sottoscritto giornalista, in qualità di giurato dei vari concorsi canori periodicamente organizzati dall’associazione “Emozioni e Musica” di Linguaglossa (CT), ha più volte avuto modo di applaudire e premiare questa piccola-grande “stella” tutta etnea, già meritatamente proiettata verso i palcoscenici che contano e che riuscirà sicuramente ad “illuminare” con la luce dei suoi occhi e la solarità dei suoi sorrisi. Perché per Ludovica Leotta lo spettacolo è “vita”.
Rodolfo Amodeo