La categoria, rappresentata dal “decano” Alfio Priolo, lamenta di subire la concorrenza sleale degli operatori abusivi, cui si aggiungono i “colpi di grazia” inferti dai mezzi di trasporto pubblici e dai “pacchetti” che consentono ai turisti di spostarsi collettivamente in pullman
Il tassista Alfio Priolo (nella foto) è sicuramente un personaggio “simbolo” di Giardini Naxos, essendo il decano ed il massimo rappresentante di una categoria professionale che nella prima colonia greca di Sicilia annovera parecchi esponenti. La spiccata vocazione turistica della ridente cittadina, infatti, ha portato negli anni tanti abitanti del luogo, ma anche dei Comuni viciniori, ad abbracciare il mestiere di autista di taxi, come per l’appunto il signor Priolo, che lo esercita dal 1974, ossia da quando si iniziò a capire che le attività legate all’accoglienza ed a servizio dei vacanzieri sarebbero state le “carte da giocare” per un centro naturalmente predisposto alla balneazione ed agli eventi congressuali.
Ed il taxi ha scandito l’intera esistenza di Alfio Priolo, e non solo dal punto di vista lavorativo: gli è stato, infatti, “galeotto” in quanto la sua compianta signora, venuta a mancare cinque anni fa, era una turista austriaca (esattamente di Vienna) da lui conosciuta proprio grazie al suo mestiere.
Ma le autovetture di Priolo hanno anche avuto l’onore di trasportare, lungo il tragitto tra l’aeroporto di Catania e Giardini Naxos, numerosi ed acclamati “vip” dello spettacolo, specie in occasione del “glorioso” Premio Regia Televisiva di Raiuno, tenutosi nella cittadina turistica siciliana per diverse edizioni: tra i tanti, Lorella Cuccarini, Ezio Greggio, Walter Chiari, Carmen Russo ed i Ricchi e Poveri.
Adesso, però, per il veterano dei tassisti naxioti non è più tempo di nostalgici “amarcord” in quanto la categoria da lui rappresentata vive ormai da anni una fase alquanto critica per tutta una serie di problemi che il signor Priolo non si stanca mai di denunciare pubblicamente ergendosi a paladino dei suoi colleghi.
«Qui a Giardini Naxos – lamenta ancora una volta Alfio Priolo – i tassisti continuiamo ad essere fortemente penalizzati perché vittime di una vera e propria concorrenza sleale. In pratica, si consente tranquillamente a tanti soggetti di toglierci il già scarso lavoro, che dura a malapena sei mesi, durante i quali dobbiamo fare i salti mortali per poter sopravvivere anche il resto dell’anno ed affrontare le spese che la nostra attività comporta (acquisto del carburante, manutenzione del veicolo, pagamento dell’assicurazione e di tasse varie, ecc.).
«Da considerare inoltre che, probabilmente per la generalizzata crisi economica, è pressoché scomparso il turismo individuale in quanto si preferisce andare in vacanza “in massa” spostandosi sui pullman o sugli “shuttle” predisposti dalle agenzie o dagli stessi alberghi nelle loro offerte “all inclusive”. Con questi “pacchetti” organizzati, dunque, sono sempre di meno i turisti singoli ed i nuclei familiari che scendono alla stazione o all’aeroporto e chiamano un taxi per essere portati a destinazione.
«Con tale desolante situazione, pertanto, buon senso vorrebbe che non si rilasciassero più licenze di trasporto pubblico, ed invece a Giardini Naxos continuano a proliferare autisti in possesso dell’autorizzazione “N.C.C.” (Noleggio con Conducente), magari provenienti dai paesi viciniori, cui si aggiunge la spietata concorrenza degli autobus di linea, che hanno smisuratamente aumentato le fermate, e, come se non bastasse, persino di un “autobus turistico” voluto dal Comune.
«Morale della favola: la nostra categoria è stata messa letteralmente “k.o.”, ma nessuno, nonostante i nostri reiterati ed accorati appelli, si è mai degnato di regolamentare questa autentica “giungla” che è il trasporto pubblico a Giardini Naxos.
«Con riferimento in particolare agli “N.C.C.”, vorrei far capire una volta per tutte a chi di dovere che siamo in presenza di abusivismo bello e buono, perché trattasi di licenze che autorizzano a trasportare un utente ad una destinazione specifica (es.: un ammalato che chiede di essere condotto da un determinato medico per farsi visitare) e non certo a “rubarci” i potenziali clienti occasionali stazionando sfacciatamente davanti agli alberghi, ai ristoranti, al porto ed alla stazione ferroviaria.
«Questi tassisti abusivi, peraltro, non pagano le tasse che paghiamo noi tassisti di professione e, di conseguenza, possono permettersi il lusso di praticare prezzi di gran lunga inferiori ai nostri.
«Faccio infine notare – conclude Priolo – che per noi tassisti la legge prevede determinati obblighi onde garantire ai passeggeri la massima sicurezza (a cominciare dagli esami clinici cui dobbiamo periodicamente sottoporci). Ebbene: perché per “N.C.C.” ed altri “pseudo tassisti” questi obblighi non sono previsti?!… Non trasportano anche loro esseri umani?!… ».
In effetti, il “leader” dei tassisti giardinesi ha ragione da vendere. Andando, infatti, a spulciare la normativa che regola il cosiddetto “Noleggio con Conducente”, si legge testualmente che “nei Comuni dove viene esercitato il servizio di taxi è vietato il posteggio di stazionamento dei veicoli N.C.C.”, che “le prenotazioni del servizio N.C.C. devono essere effettuate presso l’autorimessa situata nel Comune che ha rilasciato l’autorizzazione” e che “sempre nell’autorimessa devono avvenire l’inizio ed il termine di ogni singolo servizio N.C.C.”. Pertanto, i titolari di questo particolare tipo di licenza di trasporto devono stare “alla larga” dai tassisti, ed una volta terminato il servizio commissionatogli, anziché continuare a “gironzolare” nella speranza di beccare qualche “appiedato”, fare immediatamente ritorno a casa e riporre l’auto in garage.
Rodolfo Amodeo