Legambiente Catania esprime il suo pieno consenso per il sequestro del depuratore di Mascali operato dalla Procura della Repubblica di Catania a seguito delle indagini condotte dall’Ufficio Circondariale Marittimo di Riposto.
Da anni Legambiente evidenzia come lo stato di pessima gestione di molti depuratori, sia sulla costa sia lungo il corso dei fiumi Simeto e Alcantara, determina inaccettabili fenomeni di inquinamento delle acque a tutti fin troppo evidenti.
Secondo Legambiente ai gravissimi danni ambientali e alla salute pubblica vanno considerati anche i danni di tipo economico per la svalutazione del nostro territorio dal punto di vista turistico e anche di tali costi dovrebbero rendere conto i responsabili delle omissioni e degli abusi.
Legambiente auspica che l’operato della Magistratura possa fare luce sulle responsabilità delle tante situazioni di pessima gestione o errato dimensionamento degli impianti di depurazione, alcune delle quali paradossali; citiamo ad esempio il depuratore di Giardini Naxos che, sino a pochi anni fa, secondo le analisi dell’ARPA, scaricava alla foce del fiume Alcantara reflui più inquinati di quelli che riceveva.