Domani, venerdì 1 luglio, la comunità di Francavilla di Sicilia saluterà ufficialmente le Suore del Preziosissimo Sangue che tra qualche settimana, dopo oltre ottant’anni, lasceranno definitivamente la cittadina dell’Alcantara in quanto richiamate dalla Casa Madre nell’ambito di una generale riorganizzazione della missione della congregazione religiosa di Monza, che sarebbe stata necessitata dalla carenza di vocazioni.
La cerimonia di commiato di domani si svolgerà, a partire dalle ore 18.00, presso la sala consiliare “Falcone e Borsellino”. Il sindaco Lino Monea, in particolare, consegnerà alle rappresentanti dell’Ordine femminile di Monza un attestato di benemerenza per il prezioso ruolo da esso svolto in tutti questi decenni a Francavilla occupandosi proficuamente di istruzione scolastica, assistenza spirituale ai malati, catechesi per bambini e ragazzi e supporto alle varie attività parrocchiali. Nel corso della serata, inoltre, diversi ex allievi delle suore preziosine testimonieranno la loro gratitudine nei confronti di queste ultime, la cui intensa e meritoria attività verrà ricordata pure attraverso la proiezione di slide e filmati.
L’Amministrazione Comunale francavillese ha invitato all’evento anche la Superiora Generale della congregazione religiosa, Madre Donatella Zoia, e l’Amministratore Apostolico dell’Arcidiocesi di Messina, Mons. Benigno Luigi Papa, il quale ha fatto sapere che giungerà a Francavilla in mattinata (intorno alle ore 9,30) per far personalmente visita alle tre suore operanti ultimamente a Francavilla nell’immobile dell’ex Opera Pia di Via Visconte Ruffo ed in procinto di tornarsene definitivamente alla Casa Madre.
Nel centro dell’Alcantara i primi contatti con la Congregazione delle Suore del Preziosissimo Sangue, fondata da Madre Maria Matilde Bucchi, si devono, oltre ottant’anni fa, ad un notabile francavillese del tempo, l’avvocato Ferdinando Bottari, il quale ebbe modo di apprezzare la missione delle Preziosine nella comunità calabrese di Palizzi Marina. Il Bottari fece, quindi, istanza ai politici amministratori del tempo ed all’arciprete Francesco Di Marco affinché anche Francavilla di Sicilia potesse ospitare una rappresentanza delle Sorelle provenienti da Monza onde beneficiare delle loro proficue attività apostolico-educative.
Fu così che la mattina del 17 novembre 1934 misero piede in paese, festosamente accolte dalla popolazione locale, le prime quattro giovani suore preziosine inviate dalla Casa Madre (Antonietta Daverio, Clementina Pessina, Ambrogina Corti ed Elisabetta Castellazzo), che le autorità civili fecero alloggiare presso l’ex Convento dei Carmelitani.
Senza alcun indugio, le quattro “pioniere” della missione francavillese della congregazione lombarda intrapresero sin da subito un’intensa attività che ebbe inizio con l’apertura dell’asilo e della scuola elementare, che ha forgiato culturalmente intere generazioni di francavillesi, e di un laboratorio di taglio, cucito e ricamo; fecero seguito l’avvio dei corsi di catechesi e l’impegno sul fronte dell’aggregazionismo religioso (incremento dell’Azione Cattolica locale, oratori festivi, ecc.).
E tale e tanto fu il carisma esercitato sulla comunità locale dalle suore, che quattro giovani francavillesi – Suor Rosina Romano (nel 1937), Suor Santina Dino (1948), Suor Carmela Del Popolo (1955) e Suor Carmela Vaccaro (1964) – decidevano di seguire l’esempio delle Preziosine entrando anch’esse a far parte della congregazione.
Quando il “virtuoso meccanismo” messo in moto dalle suore entrava a pieno regime, la Seconda Guerra Mondiale ne imponeva, purtroppo, una battuta d’arresto forzata. Anche le religiose, infatti, si videro costrette a sfollare, trovando ricovero presso un immobile di contrada Bannino, messo a disposizione dal dirigente scolastico Francesco Silvestri, dove la popolazione francavillese, grata per quanto ricevuto dalle suore negli anni precedenti, non faceva mancare nulla di quanto necessario al loro sostentamento.
Il Dopoguerra segnò il ritorno in paese delle Preziosine, animate da un rinnovato entusiasmo che consentì loro, tra l’altro, di riorganizzare per fasce di età l’insegnamento catechistico avvalendosi delle competenze dell’allora giovane sacerdote Orazio Edmondo Fallone, poi assurto ad arciprete.
Tra le tappe successive, stimolate dalle importanti innovazioni apportate dal Concilio Vaticano II, sono da menzionare l’accesso delle suore alle scuole elementari statali di Francavilla per l’insegnamento integrativo della religione ed il massiccio coinvolgimento (a partire dal 1970) dei giovani del luogo in incontri di preghiera, giornate di ritiro spirituale e prove di canto, queste ultime sfociate con successo nella costituzione di una schola cantorum le cui “performance” sono state applaudite anche presso la Cattedrale di Messina.
Nel 1975, le suore preziosine diedero inizio all’apostolato nelle famiglie del paese, con visite agli ammalati ed a tutti i bisognosi di conforto ed aiuto; per alcune di loro si è resa, dunque, necessaria l’autorizzazione dell’arcivescovo ad impartire l’Eucaristia.
In queste settimane a nulla sono valsi gli accorati appelli della comunità locale, ed in particolare dell’associazione delle “Preziosine Laiche”, e dello stesso sindaco Lino Monea onde tentare di scongiurare la partenza da Francavilla delle amate Suore del Preziosissimo Sangue: la Superiora Generale è stata al riguardo irremovibile, così come si evince dai toni della lettera da lei recentemente inviata al primo cittadino francavillese.
Domani, dunque, Francavilla di Sicilia dovrà scrivere ancora una volta, suo malgrado, la parola “fine” ad una lunga ed edificante pagina della sua storia, che ha attraversato diverse generazioni del Comune dell’Alcantara, ed in special modo quelle istruitesi e formatesi frequentando l’istituto scolastico che le religiose venute da Monza hanno sapientemente ed amorevolmente gestito sino a qualche decennio fa.
Rodolfo Amodeo
FOTO: le indimenticabili Suore del Preziosissimo Sangue operanti a Francavilla di Sicilia nei decenni scorsi ed il sindaco Lino Monea