Si tratta di uno dei più importanti sequestri di piantagioni di canapa indiana degli ultimi anni in provincia Catania. Ad eseguirlo, i Carabinieri della Compagnia di Caltagirone, col supporto del Nucleo Elicotteri CC di Catania.
I militari, grazie ai numerosi servizi di osservazione ed alle riprese aeree, sono riusciti ad individuare una vasta zona coltivata a canapa indiana – nascosta tra i filari di alberi di carrubo – ubicata in Contrada Seperlizza, agro del Comune di Licodia Eubea.
Ieri mattina, dopo aver cinturato l’intera zona d’interesse, i carabinieri si sono appostati in attesa che i curatori della piantagione si mostrassero all’interno della proprietà. L’attesa non è risultata vana ed a metà mattinata quattro soggetti, tra i quali una donna, hanno azionato l’impianto di irrigazione ed iniziato le operazioni di raccolta delle piante già mature. A quel punto è scattato il blitz con l’arresto dei quattro “coltivatori”: il 37enne Mario Renda, del posto, del 49enne Mario Nicolosi, del 52enne Vincenzo Nicolosi, e della convivente di quest’ultimo, di 35 anni, tutti provenienti da Aci Catena, ed il sequestro di 2.500 piante di canapa indiana – peso complessivo mezza tonnellata – del valore, dopo la dovuta trasformazione ed immissione sul mercato al dettaglio superiore al milione di euro.
Le piante, terminate le operazioni di campionatura da parte dei carabinieri del Laboratorio di Analisi di Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale, saranno estirpate e distrutte. I tre uomini, dopo le formalità di rito, sono stati associati al carcere di Caltagirone, mentre la donna è stata relegata agli arresti domiciliari. Per tutti l’accusa è di coltivazione e produzione illegale di sostanze stupefacenti in concorso.