Un Giarre volitivo e agguerrito ma orfano di due pedine preziose come il difensore Rosario Patanè (squalificato) e l’attaccante Daniel Aleo (infortunato), non è riuscito a ribaltare al “Regionale”, davanti ad un pubblico abbastanza numeroso , il passivo dell’andata dei sedicesimi di finale di Coppa Italia, capitolando dunque per 1-3 contro un Acireale che si conferma squadra cinica e spietata, oltre che sorniona. Sono i granata dunque ad accedere agli ottavi di finale di Coppa, al termine di 180 minuti (tra andata e ritorno) nei quali però il Giarre non ha sfigurato, seppur al cospetto di una squadra che vanta un organico di spessore superiore rispetto alle potenzialità tecniche dell’Eccellenza.
Il pre-partita è stato caratterizzato da tafferugli materializzatisi a San Camillo tra le due tifoserie (clicca e leggi Tensione tra i tifosi allo stadio di Giarre per la gara di Coppa Italia con l’Acireale VIDEO)
Occorre comunque sottolineare che l’ingresso in campo del Giarre 1946, sia stato scandito dall’esibizione, da parte dei gialloblù, dello striscione inneggiante alla tutela del diritto alla salute, in riferimento alla nefasta chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Giarre. Il club di Nirelli ha dunque nuovamente aderito all’iniziativa lanciata dal comitato dei cittadini, il quale è diretto da Angelo Larosa e rappresentato da Nunzio Musumeci, oltre che da altri membri.
L’inizio di gara sembrava lasciar prefigurare scenari favorevoli al Giarre. I gialloblù del presidente Giulio Nirelli e del tecnico Giancarlo Fichera sono infatti partiti in quarta, riuscendo già al secondo minuto del primo tempo a sbloccare il derby grazie al giocatore più temuto dal tecnico dell’Acireale Giuseppe Anastasi: ovvero Rosario Patti. Una punizione pennellata dal centrocampista Napoli dalla destra, all’altezza della trequarti, ha imbeccato Patti, il quale, confermandosi sempre micidiale negli inserimenti su palla inattiva, di testa ha spedito la sfera all’incrocio dei pali.
Il vantaggio ottenuto praticamente al pronti-via, sembrava riaprire i giochi-qualificazione per il Giarre. Poi, al 12′ del primo tempo, è arrivata la doccia fredda, maturata a seguito di un episodio che ha fatto però discutere. Dadone ha lavorato un pallone sulla sinistra, fatto recapitare a Contino, sulla cui giocata l’arbitro Gurrieri ha riscontrato un fallo con il braccio del difensore gialloblù Famà all’interno dell’area.Pur trattandosi del classico caso di braccio aderente al corpo, il direttore di gara ha visto della volontarietà nell’accadimento delineatosi. Dal dischetto, Contino non ha fallito spiazzando il portiere gialloblù Nicotra.
Dopo aver praticamente ipotecato il passaggio del turno in virtù della segnatura di Contino, al 15′ del primo tempo, i granata, grazie al colpo di testa vincente dell’ex difensore gialloblù Pettinato, su corner battuto da Millesi, hanno definitivamente archiviato la pratica-qualificazione. L’1-3, ha solo suggellato il successo degli ospiti.
Relativamente alle formazioni schierato in campo, l’allenatore gialloblù Giancarlo Fichera si è affidato al consueto 4-4-2. Nicotra tra i pali, Curcuruto terzino destro, Patti adattato a difensore centrale, pur essendo un centrocampista, Famà al centro della difesa, Vecchio terzino sinistro, Villani ala sinistra, Compagno e Napoli nel cuore del centrocampo, Monte ala destra e Nirelli in avanti in coppia con Leotta. L’Acireale di Anastasi ha invece risposto con un 3-5-2. Ferla tra i pali, difesa a tre composta da Parisi, Zappalà e da Pettinato, centrocampo a 5 con Bilotta a destra, Dadone a sinistra, Millesi in cabina di regia davanti la difesa, Ambra mezzala destra e Piyuka mezzala sinistra. In avanti, spazio alla coppia Contino e D’Agosta, con quest’ultimo in versione moto perpetuo, in quanto sempre abile a spaziare su tutto il fronte d’attacco.
Come specificato in precedenza, la partenza bruciante del Giarre si è tradotta nel goal del vantaggio della già menzionata squadra gialloblù, grazie ad un’inzuccata vincente di Patti su punizione battuta da Napoli. Al 12′ del primo tempo però, Contino ha trasformato il penalty a seguito dell’involontario intervento con il braccio di Famà. Al 15′ del primo tempo, sull’angolo battuto da Millesi, la testa di Pettinato è sbucata tra gli uomini in maglia gialloblù regalando all’Acireale il goal del sorpasso nel punteggio. Al 19′ del primo tempo, sugli sviluppi di una punizione battuta da Napoli, Vecchio ha provato dalla distanza a sorprendere Ferla, ma il suo tiro è stato parato dal portiere granata. Al 24′ del primo tempo, il centrocampista granata Piyuka da fuori area ha provato la conclusione, spentasi fuori.
Al 31′ del primo tempo, il Giarre ha avuto l’occasione di raddrizzare la gara ma non il discorso qualificazione. Su una punizione battuta da Napoli, Famà è stato spintonato da dietro in area. L’arbitro Gurrieri non ha avuto dubbi sull’assegnazione del penalty, ma il tiro di Compagno dal dischetto è stato respinto dal portiere Ferla. Al 35′ del primo tempo, l’esterno destro granata Bilotta con un lancio dalla destra ha imbeccato in area di rigore Dadone, ma il suo colpo di testa dall’interno dell’area, è terminato sopra la traversa. Al 36′ del primo tempo, Compagno ha servito in orizzontale sulla trequarti il gialloblù Villani, che d’esterno ha provato ad imbeccare Monte, ma il pallone lanciato in profondità è stato deviato in angolo. Il corner comunque, è stato vanificato dai granata. Al 40′ del primo tempo, il granata D’Agosta ha tirato ad incrociare da una posizione non molto distante dalla porta, ma il suo tiro è terminato fuori. Al 43′ del primo tempo, il centrocampista Compagno ha servito Nirelli il quale ha prolungato la sfera per l’ala destra Monte, il cui tiro al volo non ha trovato lo specchio della porta. Al 46′ del primo tempo, invece, la punizione del granata Millesi dalla trequarti è stata respinta da Nicotra con i pugni.
Nella ripresa, e per l’esattezza al 3′ del secondo tempo, i granata hanno recriminato per un rigore non assegnato a D’Agosta. Successivamente, il guardalinee ha annullato una rete al centrocampista Ambra perchè in fuorigioco sul tiro-assist di D’Agosta. Al 7′ del secondo tempo,Nirelli ha provato a lavorare un pallone allontanato dalla difesa granata. Il centrocampista gialloblù Compagno ha calciato al volo di piatto, ma la sfera è terminata alta. Al 10′ del secondo tempo, il gialloblù Compagno ha battuto uan punizione. Sulla traiettoria si è avventato il gialloblù Famà che però in scivolata non è riuscito ad impattare la sfera. Al 13′ del secondo tempo, l’esterno Villani ha punzecchiato i granata sul loro fianco destro ubriacando Bilotta. L’esterno gialloblù ha messo la sfera in area ma i granata hanno sventato la minaccia. Fusciello ha poi sostituito Piyuka nelle fila dei granata, piazzandosi in mezzo al campo e non nella posizione di esterno offensivo. Al 19′ del secondo tempo,Di Mauro ha sostituito Monte nelle fila del Giarre.
Al 22′ del secondo tempo, sugli sviluppi di una rimessa battuta da Curcuruto, Famà ha calciato al volo d’esterno ma il suo tiro è risultato innocuo per Ferla. Al 23′ del secondo tempo, il centrocampista Privitera ha sostituito Vecchio nelle fila del Giarre, cosicchè Villani si è abbassato nel ruolo di terzino. L’assetto era un 4-3-3. Al 25′ del secondo tempo, Curcuruto ha fatto fuori una serie di avversari per poi innescare lo scatto di Di Mauro, fermato in scivolata all’interno dell’area. Sull’episodio, il guardalinee ha sbandierato il fuorigioco. Intorno al 30′ del secondo tempo, l’attaccante granata Biondo ha sostituito Bilotta, piazzandosi a destra. Al 32′ del secondo tempo invece, Dumitrascu ha sostituito Nirelli nelle fila del Giarre. Al 40′ del secondo tempo, il gialloblù Leotta, marcato da Dadone, ha provato a mettere un pallone in mezzo all’area dalla destra, ma la sfera si è persa sul fondo.
Intanto l’Acireale sostituiva D’Agosta con Floridia, impiegato non da mezzala come all’andata, bensì come esterno offensivo in un 4-3-3 dove il terminale offensivo era composto per l’appunto da Floridia, Contino e dall’ex Rocca di Capri Leone Biondo. Al 45′ del secondo tempo, i granata hanno chiuso i conti. Sull’assist di Fusciello dalla sinistra, Biondo si è trovato tutto solo davanti a Nicotra trafiggendolo.
Il triplice fischio ha consacrato il successo dei granata, i quali hanno festeggiato la vittoria ed il passaggio del turno sotto la curva occupata dai tifosi acesi. Il pubblico di casa e la tifoseria gialloblù hanno comunque applaudito il Giarre per la bontà della prova espressa. Ecco la dichiarazione del presidente gialloblù Giulio Nirelli: “redo che la squadra, malgrado il punteggio dica altro, abbia disputato una buona gara. Ci siamo resi protagonisti di un grande inizio di partita, sebbene fossimo orfani di un attaccante di razza come Aleo e di un difensore di esperienza come Patanè. Poi, un rigore a mio avviso contestabile ed una disattenzione sul corner, ci hanno tagliato le gambe. Ciononostante abbiamo anche trovato la forza di catapultarci nuovamente in avanti e di guadagnarci il rigore. La sorte però non ha voluto che raddrizzassimo la partita. In ogni caso, credo che la squadra abbia dimostrato di poter reggere il confronto con chiunque. Aggiungo che la società si sta muovendo per potenziare il reparto offensivo”.
Ecco la dichiarazione del mister gialloblù Fichera: “Giocare contro una squadra cinica e attrezzata come l’Acireale, non è semplice per nessuno. Sappiamo di dover lavorare sodo ma non posso non sottolineare quanto cuore hanno messo i ragazzi in campo”. Soddisfatto invece il direttore sportivo dell’Acireale Pasquale Sanseverino, ex giocatore del Giarre dei tempi d’oro ed ex direttore dell’area tecnica gialloblù: “Nonostante il passaggio ad una società calcistica gloriosa come l’Acireale, ci tengo a precisare che mi sento giarrese d’adozione. Vivo a Giarre ed ho un figlio che frequenta le medie a Giarre. Pertanto non rinnegherò mai i miei trascorsi in un club dalla grandi tradizioni come il Giarre. Tuttavia, ritengo che la sacralità del lavoro abbia un peso specifico non indifferente nelle scelte che un individuo effettua. Far parte di una società che presenta un assetto denso di professionalità e competenze, rappresenta per me un importante salto di qualità, poichè evidentemente è stato riconosciuto il valore della mia figura. Sono comunque felice di aver constatato che la tifoseria gialloblù abbia compreso che il mio approdo all’Acireale sia stato determinato dall’emersione della mia anima vocata all’osservanza dei doveri professionali. Per quanto concerne la partita, il Giarre ha dimostrato, contro una corazzata come l’Acireale, di essere una buona squadra. Con qualche innesto, soprattutto in avanti, i gialloblù potranno rappresentare una squadra molto ostica per tutti. Relativamente all’Acireale,l’umiltà deve però essere la nostra prerogativa, poichè il campionato di Eccellenza è da sempre molto spigoloso”.
Soddisfatto il direttore generale dell’Acireale Simona Marletta: “Anche se la partita è stata vinta, siamo ancora a metà del percorso di crescita. E’ chiaro dunque che vi sono degli aspetti da mettere a regime. Mi preme che si comprenda comunque che acquisire una mentalità da professionisti può divenire determinante per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati”. Felice il tecnico granata Giuseppe Anastasi: “Essere al 100% sin dall’inizio non è mai positivo. Pertanto ci sta che la squadra in questa fase, come è emerso per esempio nella gara di andata, debba ancora crescere. Secondo me abbiamo buoni margini di miglioramento e comunque oggi abbiamo espresso un discreto calcio. Ne approfitto per rimarcare la prova brillante del centrocampista classe 99′ Ambra”.
Umberto Trovato