Dieci Comuni in rete per valorizzare la valle delle Aci -
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Dieci Comuni in rete per valorizzare la valle delle Aci

Dieci Comuni in rete per valorizzare la valle delle Aci

I Comuni di Acireale, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Valverde, San Gregorio di Catania, Zafferana Etnea, Santa Venerina e Milo partecipano al bando del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per la selezione di proposte di sostegno alla progettazione integrata di scala territoriale/locale per la valorizzazione culturale nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia – “interventi per la valorizzazione delle aree di attrazione culturale” – Piano di Azione Coesione 2007-2013.

I dieci importanti Comuni, che dopo una serie di tavoli tecnici hanno siglato un apposito protocollo d’intesa, contano una popolazione complessiva di 156.673 abitanti. Presentano una proposta progettuale integrata di scala territoriale comprendente interventi di recupero, conservazione, fruizione e valorizzazione, anche a fini turistici del Polo di rilevanza strategica culturale Valle dell’Aci, che necessita di interventi per migliorare l’accessibilità e la fruibilità fisica e virtuale degli stessi e di una progettazione coordinata ed integrata.

La progettazione per i Comuni che chiedono il sostegno del Ministero prevede diverse azioni: studio e ricerca delle antiche connessioni all’area archeologica Valle di Aci ed individuazione di una Road Map, al fine di mappare le destinazioni culturali di maggior appeal del territorio; il recupero e valorizzazione degli antichi sentieri: la via dei mulini; la via del mercante e del pellegrino; i percorsi dall’acqua al fuoco; la progettazione di piattaforme conoscitive ed informative, sistemi informativi integrati, soluzioni e allestimenti TIC di supporto e di accompagnamento alla visita dell’area e degli attrattori insistenti con punti di connessione Free Wifi; la pianificazione di azioni di sostegno allo sviluppo di attività culturali ed economiche; un piano di comunicazione integrato con altre forme di sostegno esistenti e/o da avviare e un piano della gestione integrata.

La prospettiva è di mettere a sistema i beni culturali presenti nell’area, rafforzando il segmento culturale della domanda e dell’offerta degli attrattori di rilevanza strategica, promuovere sinergie per favorire l’incremento di attività economiche connesse alla dotazione culturale, il recupero e la valorizzare degli antichi sentieri che dall’area archeologica della Valle dell’Aci si dipartivano verso il mare e l’Etna, cosicché, attraverso un percorso dolce di accessibilità fisica e virtuale dei principali attrattori culturali e naturalistici del territorio, si arrivi alla riscoperta del vissuto e dell’identità dei luoghi. Gli interventi ricadranno nei territori comunali di pertinenza, ma saranno integrati a quelli previsti dalla Sovrintendenza. Il partenariato pubblico privato sosterrà la sperimentazione innovativa della gestione ed il coinvolgimento dei privati. Il fabbisogno principale a cui si intende rispondere è il miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale dell’area, al fine di sostenere i processi di sviluppo del turismo e delle industrie culturali e creative, che potranno permettere nuovi modelli di business e creare nuova occupazione, con un miglioramento complessivo nella qualità della vita.

«E’ importante farsi trovare pronti a captare le importanti risorse che il Governo mette a disposizione, e che sono indispensabili per pensare a prospettive e strategie di sviluppo per il nostro territorio. Abbiamo costituito una rete di Comuni, una fetta di territorio importante e attrattivo, che gravitano intorno a Santa Venera al Pozzo e al Parco archeologico paesaggistico Valle delle Aci, e vogliamo puntare su una progettazione che ne valorizzi la fruibilità e la visibilità e che preveda il recupero degli antichi sentieri che dall’area archeologica della Valle dell’Aci si dipartivano verso il mare e l’Etna, affinché attraverso un percorso dolce di accessibilità si arrivi alla riscoperta di questi luoghi meravigliosi. Continua la progettazione partecipata e razionale, che guarda alle peculiarità del territorio recentemente messa in campo per il GAL Le Terre di Aci, e in questo caso ringraziamo l’Associazione Ingegneri Architetti Acesi per il contributo tecnico fornito», dichiara il sindaco Roberto Barbagallo.

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