Dopo un lungo e certosino lavoro, il sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea, è finalmente riuscito a far quadrare i conti del Bilancio di Previsione 2016, approvato nei giorni scorsi dalla sua Giunta. Adesso si attende solo la ratifica da parte del commissario che sostituisce il Consiglio Comunale, scioltosi tre anni fa proprio per non essere riuscito ad approvare il Bilancio entro il termine fissato dalla legge.
Lo strumento finanziario del Comune dell’Alcantara, tuttavia, presenterebbe dei punti critici, rilevati da un cittadino francavillese che non riveste alcun incarico istituzionale, ma a cui bisogna dare atto di seguire attentamente l’attività amministrativa locale: trattasi di Carmelino Puglisi (nella foto), artigiano in pensione con trascorsi di assessore negli Anni Novanta ed “appassionato” di contabilità degli enti locali, il quale ha preso carta e penna ed ha scritto una nota indirizzata al commissario sostitutivo dell’organo consiliare affinché quest’ultimo non si limiti ad apporre pedissequamente il proprio visto al Bilancio elaborato dall’Amministrazione Monea, ma tenti di emendarlo dalle presunte anomalie.
«In pratica – spiega il signor Puglisi – nella parte riguardante le entrate ho subito notato una notevole differenza tra gli accertamenti dell’anno 2015 e le previsioni dell’anno 2016, in particolare nei codici relativi alle imposte comunali (263.516,83 euro in più), ad introiti e rimborsi vari (485.783,24 euro in più) ed alla distribuzione dell’energia elettrica (153.795,74 euro in più), per un totale di oltre novecentomila euro. Si tratta di una cifra esorbitante sulla quale incidono soprattutto i quasi cinquecentomila euro per “introiti e rimborsi”, voce questa troppo generica per “meritare” importi di tale entità. Impegnando entrate di cotanto ammontare si rischia di creare grossi problemi di liquidità e, quindi, di sforare il patto di stabilità, così come purtroppo al Comune di Francavilla è già capitato con riferimento all’anno 2015. A tal proposito il sindaco Lino Monea ha testualmente dichiarato alla stampa che “tale sforamento è avvenuto perché si è preferito pagare le ditte creditrici del nostro ente”. Ora mi domando e dico: ma non era meglio pagare alcune migliaia di euro di interessi moratori nei confronti delle ditte anziché, sforando il patto di stabilità, beccarsi la sanzione della riduzione del trenta per cento, per un ammontare di ben 221.974,12 euro in meno, del fondo di solidarietà erogato dallo Stato?!
«E se proprio vogliamo parlare delle ditte creditrici, ormai da un paio di anni le liquidazioni a queste ultime vanno estremamente a rilento in quanto per poter pagare, giustamente, gli stipendi ai dipendenti comunali e le indennità di carica (giustamente?…) agli amministratori, l’ufficio competente è costretto a rallentare i pagamenti per forniture e servizi.
«Tornando al Bilancio di Previsione 2016, è proprio il caso di dire che “la montagna ha partorito il topolino”, visto che così come è stato congegnato poteva benissimo venire alla luce almeno due-tre mesi fa, evitando tanti disservizi e danni all’immagine del nostro paese (vedi il degrado in cui versano parecchie strade del centro urbano, le società sportive che sono costrette ad utilizzare gli impianti di altri Comuni, il mancato allestimento dell’Estate Francavillese, ecc.) cui, in ogni caso, si sarebbe potuto ovviare anche senza strumento finanziario approvato, ossia operando in dodicesimi».
Carmelino Puglisi ne approfitta anche per sollecitare al sindaco di Francavilla un particolare intervento di notevole interesse pubblico.
«Il 18 dicembre 2014 – ricorda lo zelante cittadino – la Giunta Municipale, con delibera. n. 194 di carattere urgente, assegnava all’ufficio competente, con tanto di copertura finanziaria allegata, la somma di € 1.134,60 da impiegare per l’acquisto di smalto per segnaletica stradale orizzontale “perché – si legge testualmente al punto 4 di tale delibera – in caso di eventuale incidente potrebbero derivare danni patrimoniali all’Ente, così come indicato al secondo comma dell’art. 163 del decreto legislativo 127/2000”. A tutt’oggi, però, di questa segnaletica, fondamentale ai fini della sicurezza stradale nel nostro centro urbano, non si sa nulla, ed è sotto gli occhi di tutti, tranne che degli amministratori comunali…, lo stato pietoso in cui ormai da tempo immemorabile versa quella esistente, ormai pressoché… invisibile».
Il nostrano “inquisitore” col pallino dei numeri, esorta infine il primo cittadino a non tergiversare più su una spinosa questione che, se affrontata e risolta, potrebbe dare ossigeno alle boccheggianti casse comunali francavillesi.
«Per stessa ammissione del sindaco Monea – dichiara al riguardo Carmelino Puglisi – è l’azienda elettrica la principale “palla al piede” del Comune di Francavilla. E sempre il primo cittadino, in delle dichiarazioni rilasciate ai giornali tempo addietro, si era impegnato a cederla entro la fine di questo suo mandato amministrativo, in scadenza tra pochi mesi. Ma anche su questo fronte tutto tace, malgrado una proposta d’acquisto avanzata dall’Enel ed alla quale l’Amministrazione Comunale avrebbe dovuto rispondere entro il termine perentorio del 30 luglio scorso. Mi piacerebbe sapere se questa risposta c’è stata o meno, se sia stata positiva o negativa e se è stata fatta una controproposta».
Rodolfo Amodeo