Con il Patto per il Sud, sottoscritto nei giorni scorsi ad Agrigento dal premier Matteo Renzi, Francavilla di Sicilia sarà più “sicura”. Il Comune dell’Alcantara è infatti rientrato nel “listone” di interventi pubblici (denominato anche “Masterplan del Mezzogiorno”) mirati a risollevare le sorti del Sud Italia pure attraverso interventi di riqualificazione territoriale ed ambientale, come per l’appunto quello che il Governo nazionale e la Regione Siciliana si sono impegnati a finanziare per Francavilla.
In pratica, grazie ad uno stanziamento di un milione e duecentosessantamila euro, verrà messo in sicurezza un angolo del territorio francavillese, immediatamente adiacente al centro abitato, minacciato da un costone roccioso sulla sponda destra del torrente San Paolo.
La zona in questione costeggia, per l’esattezza, Via Fra Cremete (dirimpetto, tanto per intenderci, sono ubicati il supermercato “Fortè” e la scuola materna) e, come spiega l’architetto Salvatore Damino nella sua qualità di funzionario responsabile dell’ufficio tecnico comunale, «gli studi e le osservazioni effettuati hanno evidenziato la presenza, in questa particolare area, di un vasto dissesto che potrebbe seriamente nuocere alla periferia settentrionale di Francavilla, i cui edifici e manufatti hanno già subito una serie di danni. Dai sopralluoghi presso il costone roccioso è emerso l’elevato grado di fratturazione degli ammassi lavici presenti in zona, ormai completamente scompaginati e spesso separati dalla struttura di base. Tale situazione ha provocato l’innesco di numerosi crolli, specie al verificarsi di abbondanti precipitazioni piovose».
Gli studi e le indagini cui accenna l’architetto Damino sono stati effettuati dal geologo catanese Orazio Barbagallo, docente di Geologia Applicata all’Università di Messina, al quale l’attuale sindaco di Francavilla, Lino Monea, conferì tempo addietro l’incarico di verificare se nel territorio comunale, ed in particolare nel centro abitato e nelle sue immediate adiacenze, vi fossero aree a rischio idrogeologico.
«Da pubblici amministratori attenti a garantire l’assoluta incolumità dei nostri concittadini – sottolinea il sindaco Monea – ci siamo preoccupati di conoscere il reale stato di sicurezza del territorio francavillese onde mettere al riparo la popolazione locale da quelle tragiche calamità che negli ultimi tempi, probabilmente a causa dei cambiamenti climatici, hanno colpito diverse parti d’Italia e del pianeta in genere. Ci sembrava strano, peraltro, che nel P.A.I. (Piano per l’Assetto Idrogeologico) della Regione Siciliana il Comune di Francavilla venisse considerato totalmente “al sicuro”, mentre negli ultimi anni la sponda destra del fiume San Paolo ha cominciato a dare segni evidenti di dissesto. Da qui l’incarico che ho ritenuto opportuno ed urgente conferire al Prof. Barbagallo, conclamato esperto della materia, il quale ha avallato, con dati scientifici alla mano, le nostre preoccupazioni riguardo allo stato di sicurezza di questo lembo di territorio francavillese. Abbiamo quindi predisposto il relativo progetto di messa in sicurezza del costone roccioso, che adesso verrà finanziato con i fondi del Patto per il Sud, una preziosissima opportunità dinnanzi alla quale il nostro Comune non si è trovato impreparato. Oggi come oggi, i tempi delle grandi opere pubbliche (piazze, strade, megaimpianti, ecc.) e degli spettacoli costosi sono ormai un ricordo, e forse è anche giusto che sia così: in un Paese che vuol definirsi civile, se ci sono soldi da spendere la priorità va data innanzi tutto agli interventi per assicurare alla popolazione la massima incolumità, come quello da noi predisposto per la sponda destra del torrente San Paolo e che già entro i prossimi mesi potrebbe essere attuato».
Rodolfo Amodeo
FOTO: da sinistra il sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea, e l’architetto Salvatore Damino con l’aerofotogrammetria della zona a rischio idrogeologico sulla sponda destra del torrente San Paolo