L’ultima seduta del Consiglio un titolo lo merita: “Il silenzio degli innocenti”. Già perchè se qualcuno si aspettava che il sindaco D’Anna rispondesse compiutamente alla fila di domande illustrate da Fabio Di Maria, Leo Patanè, Giannunzio Musumeci e Antonella Santonoceto (clicca e leggi le interrogazioni interrogazione Di Maria – Interrogazione Patanè – Interrogazione Santonoceto) , è rimasto profondamente deluso. Capitolo a parte il silenzio (innocente?) della maggioranza, della quale si ha l’impressione che voglia ancora capire come muoversi. Taluni si chiedono ancora, a distanza di quasi tre mesi dalle scorse elezioni, cosa fanno seduti in quegli scranni. Tangibile lo smarrimento dei “peones” consiliari.
Tornando alla seduta di lunedì scorso, è necessario segnalare le “non risposte del sindaco” sulla lievitazione dei costi per l’incarico conferito al consulente Oliva: da 18 mila euro, per 12 mesi, durante la sindacatura Bonaccorsi ai 38 mila euro, oneri previdenziali compresi, per 6 mesi, con il sindaco D’Anna.
Il primo cittadino ha accampato una serie di giustificazioni (alcune anche fuori tema) che, sinceramente, non trovano fondamento: 1) l’assenza di un ragioniere generale (falso: il dott. Lipari, è assente da quasi due anni); 2) l’assenza – per motivi di salute – della funzionaria Letizia Nanì (falso: non si è mai interessata di finanze e comunque ha fatto più volte sapere di non volersene occupare); 3) i costi del dirigente finanziario che, ha detto pubblicamente in aula il sindaco, si aggirano sui 140 mila euro. Altra balla colossale: il dirigente finanziario – da non confondersi con il consulente – a meno che non si forniscano sul sito istituzionale del Comune dati errati (e sarebbe gravissimo), percepisce annualmente circa 70 mila euro. Il consulente Oliva, in appena sei mesi, 38 mila!
Durante la seduta di lunedì sera il sindaco D’Anna, incalzato dall’opposizione sulla nomina, quale esperto, di Sara Giuffrida, ha poi ammesso candidamente che trattasi di una sua cugina acquisita. Nessuna risposta neppure sul fatto che, prima ancora del bando per la selezione degli esperti, pochi giorni dopo il suo insediamento, mentre ancora la città era stordita dal responso elettorale, con propria nota, aveva chiesto al Comune di Catania una liberatoria per la dipendente-cugina, Giuffrida.
Invero, il sindaco, ha fatto intuire di essere stato colpito dal tarlo del dubbio sul come comportarsi sulla scelta degli esperti, passando dalla richiesta esplicita al bando. E alla vigilia dell’ufficialità dei nomi degli esperti (già scelti quando ancora cantavano e ballavano sui palchi elettorali), si registrerebbe, a sorpresa, l’indisponibilità di un altro fedelissimo di D’Anna, quel Salvo Liotta dato per certo, ma che invece rinuncerà all’incarico (gratuito) lasciando una finestra aperta.
L’unica notizia che D’Anna ha fornito nella seduta di lunedì scorso è invece la scelta di altri tre esperti (questi tutti onerosi) che faranno parte del nuovo pool legale dell’Ente comunale. L’auspicio è che il primo cittadino ci risparmi, anche in questa occasione, l’inutile trafila della manifestazione d’interesse. Tanto i nomi, anche in questo caso, pare siano stati già scelti. Si tratterebbe di Andrea Patanè (in quota Francesco Cardillo), Tanino Cavallaro (in quota quartiere Carmine e dintorni) e Rudy Grasso (in quota Piero Mangano-Sara Giuffrida-Cettino Bellia). Quest’ultimo un vero record man se è vero che è riuscito a mantenersi a galla sin dai tempi della Sodano, passando poi per Bonaccorsi e adesso D’Anna. Restiamo liturgicamente in attesa di nuovi eventi.
Mario Previtera
il video completo della seduta consiliare
riprese a cura di Cavallaro di Giarre In Movimento (M5S)