Sei punti in 4 partite con ancora un punto di penalizzazione alle calcagna dei 7 totali. Inizia un po’ a rilento il campionato del Catania: buona partenza all’esordio per la squadra di Pino Rigoli che batte la Juve Stabia per 3-1. A seguire 3 partite lontano dal Massimino, contro Andria, Reggina e Matera, che portano 3 punti complessivi nelle casse degli etnei.
Ma aldilà dei risultati, a Catania, sembra essere tornato nuovamente quell’entusiasmo mancato in questi anni di lotte tra tifosi e società, complice il cambio di presidenza con l’arrivo a capo dei rossoblu di Davide Franco: commercialista e amministratore delegato della Finaria, la Holding del gruppo Pulvirenti, che comunque è rimasto azionista di maggioranza. Franco è già noto nel mondo del calcio per aver rilevato squadre in gravi crisi societarie portandole ad una stabilità di tutto rispetto. Foggia, nel 2001, e Lazio, nel 2003, ne sanno qualcosa.
A far ritrovare il sorriso alla piazza, però, è stato sicuramente il ritorno da amministratore delegato di Pietro Lo Monaco, dopo 4 anni di assenza, il quale è stato General Manager del Genoa, amministratore delegato del Palermo e presidente (lo è ancora) del Messina. Con la sua esperienza e il suo carisma, Lo Monaco ha sempre avuto piena fiducia dai tifosi catanesi, che alla notizia del suo ritorno hanno spento un po’ tutte le proteste cercando di stare vicino alla propria squadra, soprattutto allo stadio.
Lo Monaco, infatti, in un’intervista di un paio di giorni fa ha rivelato che il campionato per i rossoblu inizia domenica, al Massimino, contro l’Akragas, invitando tutta la piazza etnea a ritrovarsi allo stadio per sostenere gli uomini di Pino Rigoli. Ma torniamo per un attimo a Pulvirenti: l’ormai ex presidente del Catania, insieme ai membri della sua società, sono stati rinviati a giudizio per il tentativo, riuscito, di comprare alcune partite del campionato di serie B del 2014-15. La prima udienza si terrà il prossimo 22 novembre.
Affacciamoci, adesso, al campo: nonostante la mancata continuità dei risultati, Pino Rigoli, ha portato a Catania un gioco fresco, che piace ai tifosi e che mette a risalto le qualità dei suoi giocatori. Filosofo del 4-3-3, che ha usato praticamente sempre nelle squadre da lui allenate fra i dilettanti, quest’anno, grazie alle molteplici soluzioni che gli offrono i sui calciatori, Rigoli si è permesso il lusso di cambiare più volte modulo, passando dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2.
La chiave del suo gioco è Marco Biagianti, veterano tornato a Catania dopo essere stato tre anni a Livorno. Il classe ’84 è molto flessibile nel variare posizioni e Rigoli si affida a lui in caso di cambio improvviso. Davanti, il Catania ha due ex attaccanti di Serie A: uno è Andrea Russotto ex attaccante del Napoli nella stagione 2008-2009 dove ha totalizzato 15 presenze in Serie A. L’altro è Michele Paolucci, cresciuto nelle giovanili della Juventus. Nel massimo campionato italiano ha giocato con Siena e Palermo. Alle loro spalle c’è Caetano Calil, trequartista ex Lanciano, a cui la Lega Pro sta molto stretta, date le sue molteplici qualità tecniche. Per riassumere, il Catania ha tutte le carte in regola per tornare ad essere grande.
Il calcio italiano ne ha bisogno. Non conosciamo come andrà proseguirà questo campionato, ma una cosa è certa, il Catania farà di tutto per rispettare i pronostici degli esperti come Sky Bet che credono fortemente in una risalita nel campionato cadetto quanto prima. Un sogno che tutti i tifosi catanesi sperano di poter coronare molto presto.