Prendere appunti e rimanere in silenzio. Sembra essere questa, al momento, la strategia del sindaco Angelo D’Anna. Nell’ultima seduta del Consiglio comunale, il primo cittadino giarrese ha incassato una serie di colpi destinati a lasciare il segno. Politicamente parlando, ovviamente. Evidentemente, al momento, tutta l’attenzione viene riposta in queste ore al Bilancio: stasera, a partire alle 18.30, avrà inizio la maratona consiliare per l’approvazione del piano di riequilibrio e dello strumento finanziario 2015.
La maggioranza dovrà assumersi le proprie responsabilità approvando un Bilancio intriso di veleni, ricorsi e persino vessazioni. Quel clima ostile che, secondo il dirigente finanziario in aspettativa Letterio Lipari, ha fortemente condizionato l’esame dei conti del Comune e che, sempre a parere dell’ex ragioniere generale, riguardo il futuro contabile dell’Ente, non lascia spazio ad altre interpretazioni, se non al disastro irreparabile. Stasera i consiglieri di maggioranza voteranno con questa consapevolezza.
Dicevano dei colpi incassati dal sindaco nell’ultima assise. E al netto di qualche costume da bagno, con defilè annesso nel salone degli Specchi e di un concertino per il cambio delle bandiere del Municipio (a tal proposito sarebbe opportuno cambiare, e subito, quelle del palazzo degli uffici finanziari ridotte a stracci sventolanti e peggio ancora quelle poste nello spazio a verde di largo Cismon del Grappa), l’Amministrazione sembra rimanere immobile su tutto. O quasi tutto. Perché se da un lato si procede con il freno a mano alzato sulle nomine di cugine acquisite e annessi (il clima attuale non è dei migliori: l’aria che tira è pesante), dall’altro si tenta di scongiurare un malaugurato cambiamento della geografia politica in Consiglio comunale nel caso in cui i ricorsi presentati da cinque aspiranti consiglieri che contestano la legittimità dell’attribuzione dei seggi avvenuta con la proclamazione dei risultati elettorali per l’elezione dei componenti del Consiglio comunale di Giarre, dovessero andare a buon fine.
Il consigliere di opposizione Fabio Di Maria nell’ultima attività ispettiva ha attaccato frontalmente il sindaco D’Anna (provocando il mutamento di esperessione di qualche consigliere) chiedendosi “su quali basi può, un amministratore pubblico, tra l’altro di professione avvocato, dichiarare di essere costretto ad incaricare un legale per “la tutela degli interessi dell’Ente”, da retribuire con fondi pubblici del bilancio comunale, quando gli effetti dell’azione di difesa riguarderebbero esclusivamente il mantenimento di 5 seggi di consiglieri comunali appartenenti alla sua maggioranza? Trattasi di obbligo o scelta arbitraria di natura politica spiegata e spacciata come “tutela degli interessi dell’Ente”? A quanto ammonterà la cifra dell’incarico legale suddetto?”.
Interrogativi inquietanti che, al momento, non hanno trovato riscontro verbale immediato. Il sindaco, ha preso appunti riservandosi di replicare attraverso una articolata e ponderata risposta. Altre interrogazioni, quelle presentate dal consigliere Leo Patanè, non hanno trovato risposta diretta in aula nell’ultima seduta del Consiglio (con Roberto Bonaccorsi non sarebbe mai accaduto!). La richiesta di un parere urgente di regolarità contabile sulla Delibera di Giunta n. 31 del 19 settembre scorso e sulle questioni sollevate in una nota inviata dall’ex consigliere, oggi cittadino, Raffaele Musumeci, non ha sortito reazioni.
L’altra interrogazione di Patanè riguardante la richiesta di un intervento di pulizia ai fini della funzionalità idraulica del torrente Ciapparo, nei pressi di via Coriolano, nella frazione di San Giovanni Montebello, a sorpresa, ha suscitato la “non risposta” dell’assessore al ramo, Giuseppe D’Urso, plasticamente smarrito dinanzi ad un quesito di notevole importanza, considerata la grave situazione di diffuso dissesto idrogeologico del territorio, dimostrando non solo di non conoscere la problematica ma neppure il territorio che lo circonda, avendo fornito una plateale risposta lacunosa. Forse, l’assessore, avrebbe fatto meglio a prendere appunti, emulando il sindaco, anziché palesare l’inadeguatezza di un Ufficio tecnico che, ad oggi, nel bel mezzo delle piogge stagionali, non ha ancora pianificato gli annunciati interventi per la pulizia delle caditoie.
Mario Previtera
riprese a cura di Cavallaro di Giarre In Movimento (M5S)