Il sindaco del centro dell’Alcantara assicura alle maestranze locali ed ai semplici cittadini che non c’è nulla da temere dalla realizzazione delle nuove sepolture nell’estrema dimora di contrada Cappuccini, minacciando di adire le vie legali contro chi speculerebbe politicamente sulla vicenda. E “scuote” le imprese del luogo, esortandole a “svegliarsi”
Tanto rumore per nulla. Il sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea, liquida così le accese polemiche degli ultimi giorni scaturite dall’intenzione dell’Amministrazione Comunale di affidare, attraverso un project financing, la realizzazione di un migliaio di sepolture cimiteriali ad una ditta privata avente sede nel centro etneo di Randazzo. La questione è addirittura divenuta oggetto di una petizione popolare, promossa dall’ex primo cittadino francavillese Salvatore Nuciforo, in cui si chiede la revoca di tutti gli atti amministrativi già posti in essere per l’avvio di tale pratica.
«Mi meraviglia – esordisce causticamente il sindaco Monea alludendo soprattutto al suo predecessore, ex alleato “di ferro” ed oggi suo acerrimo avversario politico Nuciforo – che anche chi ha avuto modo di ricoprire ruoli amministrativi non riesca a capire cosa sia un project financing, ossia quell’innovativo sistema di realizzazione di opere pubbliche ed infrastrutturali utilizzato già da tempo da quasi tutti i Comuni d’Italia, non a caso proprio nel settore cimiteriale, e con il quale si dovrà sempre più avere a che fare, vista l’esiguità delle risorse finanziarie dei nostri enti locali. Ma la verità è che si vuol far finta di non capire in quanto si è sollevato un gran polverone solo per speculare politicamente. Ritengo comunque squallido speculare anche sui defunti, che meritano invece il massimo rispetto. Quel rispetto che il sottoscritto ed i miei assessori portiamo ai francavillesi che non ci sono più, ai quali è doveroso assicurare una dignitosa dimora eterna, che è proprio quanto ci prefiggiamo di fare attraverso questo intervento di project financing».
– Gli artigiani locali (marmisti, imprese edili, ecc.) e le agenzie di pompe funebri operanti a Francavilla non hanno dunque nulla da temere?
«Bisogna rendersi conto una volta per tutte che l’impresa privata che si aggiudicherà questo project financing si limiterà solo ed esclusivamente a costruire loculi, tombe a terra e cappelle, che rimarranno allo stato grezzo. Il cittadino francavillese che acquisterà una sepoltura sarà quindi assolutamente libero di corredarla di marmi, portafiori e qualsivoglia altro arredo funerario rivolgendosi ai propri marmisti e muratori di fiducia. Mi viene poi da ridere (anche se l’argomento non si presta…) quando sento dire che pure per i funerali provvederà l’impresa del project financing. Anche questa è una falsità bella e buona: ci mancherebbe che, per l’estremo saluto ai propri cari, non ci si continui ad affidare alle agenzie di pompe funebri locali! In definitiva, dunque, l’unica cosa che cambia è il soggetto venditore delle sepolture: sino ad oggi il cittadino acquista dal Comune, mentre per tutta la durata dell’ammortamento del project financing, ossia al massimo sedici anni (e non “svariati decenni”, come qualcuno va dicendo in giro), ci si dovrà rivolgere all’impresa aggiudicataria».
– A proposito di acquisto di loculi, tombe e cappelle, si teme anche che per far quadrare i conti, ossia per rientrare nelle spese di costruzione ed in più guadagnarci qualcosa, l’impresa del project financing venda le sepolture a prezzi maggiori rispetto a quelli praticati sino ad oggi dal Comune.
«Diciamo che qualche lieve aumento si renderà comunque necessario onde adeguarsi, come non si fa da tempo, agli indici Istat. Non bisogna, tuttavia, farsi “impaurire” da quell’importo del project financing, pari a due milioni e trecentomila euro, perché si tratta della cifra massima, destinata a diminuire. Non mi stancherò mai di ripetere, infatti, che quell’impresa del Comune di Randazzo che ci ha proposto tale iniziativa, quando sarà il momento dovrà anch’essa partecipare ad una pubblica gara (cui peraltro sovrintenderà un organo esterno quale l’Urega regionale), e per potersela aggiudicare dovrà adeguarsi a quella che sarà la proposta più conveniente per il nostro Comune, altrimenti questi lavori cimiteriali verranno affidati all’impresa che ci offrirà le condizioni più favorevoli. E tra queste condizioni più favorevoli ci sarà sicuramente la realizzazione dello stesso numero di sepolture (esattamente 976) ad un costo più basso (es.: un milione di euro anziché i due milioni e trecentomila euro previsti nel progetto di massima). Ecco, quindi, che quei calcoli dei presunti costi delle tombe, approntati in questi giorni da qualche novello e nostrano “Archimede Pitagorico”, vengono a saltare in quanto la cifra che l’impresa dovrà ammortizzare sarà inferiore a quei due milioni e passa di euro».
– Tornando alle maestranze locali, assodato che potranno tranquillamente continuare a lavorare nel cimitero di Francavilla, si potrebbe ipotizzare un loro coinvolgimento anche nella fase realizzativa delle nuove sepolture?
«Certamente! Non è detto che se l’impresa ha la sua sede legale a Randazzo piuttosto che a Forlì non decida di avvalersi, magari per abbattere i costi di viaggio ed eventuali vitto ed alloggio, dei nostri concittadini artigiani. A tal proposito, sarei il sindaco più felice del mondo se alla gara per l’affidamento del project financing partecipassero anche le imprese di Francavilla, magari consorziandosi tra loro. Credo che ogni gara d’appalto sia un’opportunità, soprattutto per quegli imprenditori operanti nel territorio interessato. Ma se le nostre ditte non sono preparate a partecipare, io non posso farci nulla. E che colpa ne ho se questa proposta di project financing mi è giunta da Randazzo?! L’abbiamo ritenuta una proposta valida e, tenendo conto dell’esigenza di porre una volta per tutte fine all’imbarazzante emergenza loculi, l’abbiamo accettata. Ma, francamente, mi ha fatto quasi rabbia il dover prendere atto che si trattava di un’iniziativa venuta da fuori paese. Vorrei quindi lanciare un’esortazione-appello agli amici imprenditori di Francavilla: svegliatevi!!!…».
– Ma, in definitiva, qual è lo stato dell’arte di questo project financing cimiteriale?
«L’Amministrazione Comunale che mi onoro di guidare ha approvato nelle settimane scorse il relativo progetto preliminare, che peraltro non prevede solo la costruzione delle sepolture, ma anche la sistemazione ed il decoro dei vialetti che attraversano il luogo sacro. Adesso questo progetto preliminare dovremo inserirlo nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Dopodiché si potrà procedere con la formulazione e la pubblicazione del bando di gara. Invito, comunque, tutti coloro i quali volessero saperne di più su qualsivoglia dettaglio di questo project financing, a recarsi in municipio e chiedere all’ingegnere Nino Seminara, responsabile unico di tale procedimento, di poter visionare i relativi atti. Sarebbe “cosa buona e giusta”, specie dopo essersi “nutriti” di inesattezze e gratuite illazioni messe artatamente in giro da chi vuole immobilizzare Francavilla anziché farla crescere. Per difendermi da questi individui, che gettano disinvoltamente fango sulla mia persona e sugli assessori che mi affiancano, spingendosi a dire pubblicamente che “ci stiamo vendendo il cimitero”, non escludo il ricorso alle vie legali».
Rodolfo Amodeo
FOTO: il sindaco di Francavilla, Lino Monea, con sullo sfondo il “rendering” (ossia la simulazione grafica al computer) di un prototipo di cimitero da realizzare in project financing