Per il sindaco di Francavilla di Sicilia, Lino Monea (nella foto), questo suo primo quinquennio amministrativo, che si avvia a conclusione, potrebbe presentare un “finale col botto”. Al Comune dell’Alcantara stanno, infatti, per essere accreditati cospicui finanziamenti da impiegare in significativi interventi di interesse pubblico, specie nel settore della viabilità.
«Nel Masterplan della provincia di Messina – preannuncia il primo cittadino francavillese – sono stati destinati trecentomila euro per la sistemazione di Via Regina Margherita, che malgrado ricada nel cuore del paese è un’arteria provinciale. La Giunta Regionale, inoltre, ha stanziato duecentocinquantamila euro per mettere in sicurezza la strada di contrada Contura. Non dimentichiamo, inoltre, il milione e duecentomila euro del cosiddetto “Patto per il Sud” che, come annunciato nelle settimane scorse, ci consentirà di eliminare il pericolo (anche per una parte di centro abitato) rappresentato dal costone roccioso sulla sponda destra del torrente San Paolo.
«Queste appena elencate sono somme certe, ma altre potrebbero arrivarne quanto prima a seguito delle richieste di finanziamento che questa Amministrazione Comunale, che ho l’onore di guidare, ha inoltrato agli organi competenti per poter procedere al rifacimento del palazzo municipale, abbattendone in particolare le barriere architettoniche, ed al completamento del polo museale di Palazzo Cagnone nell’ottica di conferire alla nostra cittadina un sempre maggiore “appeal” turistico-culturale.
«Ed al fine di trovarci pronti ad intercettare i vari finanziamenti, i nostri uffici hanno in questi mesi alacremente lavorato alla redazione di tutta una serie di progetti che vanno dal rifacimento dell’alveo dei torrenti Zavianni e San Paolo alla messa in sicurezza della collina del Castello, dal ripristino della precaria condotta idrica di Via Roma alla sistemazione del tetto del palazzo comunale, messo a dura prova dalle avversità atmosferiche degli ultimi anni.
«Il sottoscritto e gli assessori che mi affiancano non abbiamo, dunque, nulla da rimproverarci, perché siamo consapevoli di aver ininterrottamente lavorato nell’esclusivo interesse della comunità francavillese, sfruttando tutte le opportunità di finanziamento, oggi ridotte al lumicino a seguito dei noti tagli alla spesa pubblica ed ai trasferimenti destinati ai Comuni. Nonostante le esigue risorse finanziarie a disposizione, abbiamo fatto di tutto per garantire ai cittadini i servizi essenziali, ma nello stesso tempo siamo andati oltre la cosiddetta “ordinaria amministrazione”, gettando le basi affinché Francavilla possa realisticamente sperare in un futuro migliore che, alla luce dei prima da me citati finanziamenti già ottenuti e degli altri cui probabilmente attingeremo, potrebbe essere già dietro l’angolo».
Una volta esaurite le questioni strettamente amministrative, è inevitabile tentare di “carpire” al sindaco Lino Monea qualche sua considerazione politica sui primi fermenti (con almeno tre candidati già intenzionati a sottrargli la fascia tricolore) che si stanno in questi giorni registrando a Francavilla di Sicilia in vista delle elezioni amministrative in programma tra circa sette mesi.
«Anche se probabilmente me li ritroverò come avversari – commenta Monea –, personalmente ritengo positivo il fatto che diversi cittadini francavillesi intendano spendersi in prima persona per la nostra comunità. Mi auguro che lo facciano perché effettivamente amano questo paese e non perché “odiano” qualcuno. Auspico, insomma, una campagna elettorale senza “nemici da battere”, scevra da rancori personali ed improntata alla serenità ed al libero e civile confronto democratico. E mi auguro anche di non dovermi misurare con candidati e liste “di settore”, ossia rappresentativi di singole componenti della società. Dico questo perché in questi giorni, purtroppo, ho letto e sentito di “giovani” che vorrebbero contrapporsi ai “vecchi”, di “donne contro uomini”, e così via dicendo. Ritengo infatti che la politica, e nel caso di specie chi aspira a ricoprire il delicato ruolo di sindaco, debba prendersi cura, ascoltandone le rispettive esigenze, di tutte le frange di una comunità, senza trascurarne nessuna».
Rodolfo Amodeo