Il torrente Macchia invaso da reflui fognari. E’ allarme ambientale nel tratto del terminale del torrente a Santa Maria la Strada. Ad originare il fenomeno il cattivo funzionamento dello scolmatore principale che sbocca su un tratto del corso d’acqua. Enormi quantità di liquami vengono scaricati direttamente sul torrente per poi raggiungere il mare inquinandolo. La problematica si evidenzia in particolare durante le ore pomeridiane, quando il torrente si trasforma in una gigantesca fognatura a cielo aperto.
La Guardia costiera di Riposto si è subito mobilitata e al termine di una serie di approfonditi accertamenti ha trasmesso al Comune di Giarre, una nota dettagliata sui fatti denunciati diffidando il sindaco di Giarre Angelo D’Anna, ad intervenire con urgenza. Gli accertamenti compiuti dalla Capitaneria di porto, comproverebbero infatti, quanto segnalato: la presenza di una consistente quantità di reflui fognari nel letto del torrente e lo scolmatore visibilmente ostruito da vari detriti che ne inibiscono la fondamentale funzione idraulica.
All’Ufficio Tecnico del Comune, fanno sapere che pregressi sopralluoghi effettuati in vari tratti del torrente Macchia, era stato riscontrato che lo scolmatore principale che sbocca nel corso d’acqua, all’interno dell’attuale area gestita dal Corpo Forestale, in effetti risultava invaso di materiale inerte vario (pietrame, legname, plastica, cassette plastificate e altri materiali); a causa di queste ostruzioni parte dei liquami sversano nell’alveo del torrente Macchia, da qui la necessità di predisporre un intervento urgente.
“Il 24 ottobre scorso è stata predisposta una apposita relazione con richiesta di impegno di spesa per la pulitura dello scolmatore, sottolineando l’urgenza che il caso richiede, al fine di eliminare i gravi inconvenienti igienico sanitari”. La determina è stata trasmessa agli uffici finanziari per il via libera contabile e si attende adesso che s passi alla fase esecutiva.