Che fine ha fatto “Conoscere Calatabiano”? -
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Che fine ha fatto “Conoscere Calatabiano”?

Che fine ha fatto “Conoscere Calatabiano”?

Il progetto turistico-culturale dell’associazione “Trinacria” non è riuscito a decollare, malgrado il relativo protocollo d’intesa sia stato sottoscritto oltre un anno fa. Il suo ideatore Gaetano Tradito punta l’indice accusatorio contro il locale istituto scolastico, che non mostrerebbe interesse per l’iniziativa malgrado essa sia principalmente rivolta agli studenti

Occasione sprecata per il Comune di Calatabiano. Ad oltre un anno dalla sottoscrizione del relativo protocollo d’intesa, l’interessante progetto turistico-culturale “Conoscere Calatabiano” non è ancora decollato. A rammaricarsene è, in particolare, il suo promotore, ossia Gaetano Tradito, appassionato e competente cultore di storia locale nonché presidente dell’associazione “Trinacria”.

“Conoscere Calatabiano” mira a divulgare e valorizzare le tante attrattive della ridente cittadina etnea attraverso un itinerario che tocca i molteplici luoghi di pregio ed “angoli di storia” presenti nel territorio calatabianese, a cominciare dal già rinomato Castello per poi proseguire con la Casa Baronale Gravina del XVII secolo (Castello San Marco), il Monumento ai Caduti in stile Liberty, l’originale “Museo dei Ricordi” allestito dal signor Salvatore Cirino, la Chiesa Madre del XVI secolo con il suo Crocifisso ligneo ed i tanti altri edifici sacri del paese.

«Trattasi di un itinerario – spiega Gaetano Tradito (nella foto)che avevamo soprattutto pensato per gli alunni delle scuole calatabianesi affinché le giovanissime generazioni potessero imparare a conoscere e ad apprezzare il loro paese, da cui è veramente passata la storia, lasciando significative testimonianze delle varie epoche. Purtroppo, però, il locale istituto scolastico “G. Macherione” continua a rimanere insensibile a tale iniziativa.

«Era il 30 settembre del 2015 quando abbiamo sottoscritto il protocollo d’intesa di “Conoscere Calatabiano”, che verrà a scadenza tra un paio di settimane (ossia il 2 dicembre). Ebbene: a quell’importante riunione erano presenti i rappresentanti del Comune (in particolare il sindaco Giuseppe Intelisano e gli assessori Melita Limina, Rosaria Messina e Giuseppa Monastra), l’arciprete Salvatore Sinitò, il presidente del Gal “Terre dell’Etna e dell’Alcantara” Cettino Bellia, Laura Sorbello della “Cultinvest S.r.l.”, Rosario Rinina dell’Istituto Musicale “Johannes Brahms” di Riposto ed i rappresentanti delle associazioni locali (Massimo Amoroso della “PromoLoco”, Franco La Spina de “Il Nespolo”, Michele Patanè della “Sikania” ed il sottoscritto presidente della “Trinacria”), mentre si è notata l’assenza dei rappresentanti del locale istituto scolastico, malgrado si stesse lavorando ad una progettualità principalmente rivolta agli studenti calatabianesi. Ed a tutt’oggi il loro silenzio continua a rimanere inspiegabilmente “assordante”.

«Sia pur a livello embrionale, comunque, qualcosa nei mesi scorsi l’abbiamo fatta presentando il progetto “Conoscere Calatabiano” ai giovani catechisti presso l’Istituto “Sacro Cuore”, dove abbiamo proiettato delle diapositive sui principali luoghi calatabianesi di interesse storico e naturalistico. A tal riguardo desidero ringraziare il nostro arciprete parroco Don Salvatore Sinitò ed il suo collaboratore Don Egidio Vecchio per la sensibilità dimostrata verso la nostra iniziativa, che continueremo a riproporre nonostante l’indifferenza dell’istituzione che dovrebbe maggiormente averla a cuore».

Rodolfo Amodeo

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