I cittadini e gli artigiani di Francavilla da Sicilia non devono avere nulla a che temere dal project financing da oltre due milioni di euro con cui l’Amministrazione Comunale del centro dell’Alcantara, guidata dal sindaco Lino Monea, intende dotare il cimitero di contrada Cappuccini di un migliaio di nuove sepolture (tra loculi, tombe a terra e cappelle). Ad assicurarlo è l’ingegnere Daniele Bisignani, progettista dell’impresa del Comune etneo di Randazzo che ha proposto tale intervento.
Nell’intervista che ci ha rilasciato, il professionista controbatte punto per punto le preoccupazioni manifestate nelle settimane scorse dall’ex primo cittadino francavillese Salvatore Nuciforo, fattosi promotore di una petizione popolare contro il discusso project financing, e dall’associazione nazionale di categoria delle imprese funebri “A.N.I.F.A.”, avente sede in Abruzzo, anch’essa scesa in campo con un comunicato ufficiale per tentare di convincere l’Amministrazione Monea a desistere dall’iniziativa.
– Ingegnere Bisignani, in cosa consiste esattamente questo project financing da lei elaborato per il cimitero di Francavilla di Sicilia?
«Premetto che è tutto liberamente visionabile da chiunque nei relativi documenti progettuali ed economici. Ad ogni modo, tanto per essere chiari e sintetici nei confronti di chi ci legge, siamo in presenza di un servizio che riguarderà essenzialmente la gestione delle concessioni dei loculi che l’impresa realizzerà e dell’illuminazione votiva, le tumulazioni e le estumulazioni e la manutenzione ordinaria e straordinaria anche dei viali e dei piazzali. Tutto ciò con riferimento solo ed esclusivamente alle opere ed alle aree realizzate col project financing, e non a tutto il cimitero. Per il cimitero vecchio e per le sepolture già realizzate in questi anni nel cimitero nuovo non cambierà nulla. Non ci sarà, dunque, nessuna “gestione monopolistica del cimitero”, come qualcuno ha detto».
– Le maestranze francavillesi potranno intervenire sulle sepolture realizzate col project financing oppure devono rassegnarsi a non poter più lavorare al cimitero di Francavilla?
«Anche questo è un timore assolutamente infondato. Probabilmente, anzi, potendo la popolazione francavillese disporre di quasi mille nuove sepolture, le imprese artigiane locali vedranno aumentare il loro volume d’affari. Bisogna, infatti, capire una volta per tutte che le opere cimiteriali realizzate con il project financing verranno concesse all’utenza in forma rustica, ossia senza le finiture in marmo, che pertanto potranno essere realizzate, così come è giustamente avvenuto sino ad oggi, dagli artigiani locali di fiducia dei singoli utenti concessionari. Lo stesso discorso vale per le locali imprese di onoranze funebri e per i rivenditori di fiori, che non vengono minimamente contemplati nella nostra proposta in project e che, quindi, potranno continuare a lavorare tranquillamente».
– E quanto costerà al cittadino l’acquisto di una delle sepolture realizzate con questo project financing? Al riguardo si teme una notevole lievitazione dei prezzi in quanto, come è nella “ratio” dei project financing, l’impresa costruttrice deve pur recuperare quanto speso ed, in più, guadagnarci qualcosa.
«Intanto non ci sarà alcuna “triplicazione dei prezzi”, come qualcuno ha lasciato intendere. Dai documenti progettuali tutti possono evincere che i costi finali previsti per il cittadino andranno da un minimo di € 1.800 ad un massimo di € 2.400 a loculo (il tariffario completo è quello qui pubblicato accanto alla foto dell’ing. Bisignani). Si tratta di cifre in linea con quelle del mercato attuale e, tra l’altro, soggette a ribasso d’asta. Un altro concetto fondamentale da tener presente è, infatti, che ad aggiudicarsi la costruzione delle nuove sepolture non è detto che sarà l’impresa che ha proposto il project financing in quanto l’assegnazione delle opere avverrà tramite una pubblica gara sotto la scrupolosa supervisione dell’organo regionale di controllo “Urega”. Pertanto, l’attuale promotore (ossia la cosiddetta “ditta privata di fuori paese”) parteciperà così come chiunque altra impresa potrà farlo. E se una di queste altre imprese presenterà condizioni migliori (come, per l’appunto, prezzi più bassi per l’acquisto delle sepolture), l’impresa proponente dovrà adeguarsi ad esse, altrimenti i lavori verranno aggiudicati all’impresa con la proposta più conveniente. E tornando alle tariffe di vendita, queste saranno regolamentate dalla convenzione tra l’ente appaltante, ossia il Comune di Francavilla di Sicilia, ed il concessionario vincitore della gara. Gli eventuali aumenti, inoltre, non potranno mai superare il limite fissato dall’Istat. Ritengo pertanto che, oltre che le maestranze locali, anche i cittadini siano abbastanza garantiti».
– Per concludere, quali sono i vantaggi di questo project financing cimiteriale che, a quanto pare, è il tipo di project financing più diffuso?
«Presto detto. Innanzi tutto l’ente pubblico elimina o riduce drasticamente le risorse da impiegare nella realizzazione di un’opera infrastrutturale. Si ha inoltre a che fare con una procedura semplice e snella, ossia una gara unica, che velocizza i tempi di realizzazione dell’infrastruttura. Da evidenziare, altresì, che l’ente pubblico affida al privato, oltre che la costruzione e la progettazione, anche la gestione dell’opera, garantendosi così la manutenzione ordinaria e straordinaria di quanto realizzato ed elevando la qualità dei servizi offerti al cittadino. Siamo, insomma, in presenza di un meccanismo virtuoso per tutti i soggetti coinvolti (ente pubblico, impresa privata, cittadini ed operatori economici locali), come del resto abbiamo potuto personalmente sperimentare in tutti gli altri Comuni, alcuni dei quali abbastanza vicini a Francavilla di Sicilia, in cui abbiamo proposto project financing cimiteriali, che non a caso, come lei ben osserva, sono i più diffusi».
Rodolfo Amodeo