La sala eventi della libreria “La Feltrinelli” a Catania ha ospitato nel pomeriggio di lunedì scorso la presentazione del volume di Antonio Ingroia, avvocato e presidente dell’associazione Azione Civile, dal titolo “Dalla parte della Costituzione” con sottotitolo ‘da Gelli a Renzi: quarant’anni di attacco alla Costituzione’ e con una prefazione di Marco Travaglio (Imprimatur Editore, Reggio Emilia, 2016, pag. 165, € 15,00) davanti ad un folto numero di intervenuti.
A moderare l’incontro è stato il giornalista Antonello Longo, presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino, il quale ha ricordato come l’autore entra profondamente nel merito della riforma oggi proposta con una ricostruzione originale che parte dal lontano 1970 con il gruppo di studio della Trilaterale americana, per la quale la democrazia è un inciampo e le costituzioni democratiche uscite dal dopoguerra, soprattutto quelle del sud Europa, sono un intralcio per il decisionismo del potere centrale e per il funzionamento dell’economia; analisi ripresa da Licio Gelli negli anni ’80 e, recentemente, nel 2013 da J. P. Morgan con Matteo Renzi, ultimo anello di una catena che in Italia ha avuto esempi importanti come Craxi, Cossiga e Berlusconi.
Secondo Ingroia anche Renzi passerà come sono passati Gelli, Craxi e Cossiga ed oggi la posta in gioco è la sconfitta della politica in favore dei poteri economici.
Nel corso della presentazione sono intervenuti Sebastiano Ardita, procuratore aggiunto presso il Tribunale di Messina, il quale ha voluto ricordare i lunghi attacchi alla magistratura già perseguiti nel corso degli anni passati; il sindaco di Messina.
Renato Accorinti ha affermato come la politica è vita, mentre ora si tenta di togliere potere ai cittadini con l’arroganza e l’accentramento del potere, mentre dovere dei cittadini è partecipare alla vita sociale anche con la gioia. Il senatore Corradino Mineo ha illustrato come estrema conseguenza sia quella di concentrare tutti i poteri consegnandoli al governo, mentre proprio al senato della repubblica non si discute più di politica con una legge di stabilità caratterizzata da uscite certe e da entrate incerte.
Numerosi gli interventi da parte del numeroso pubblico presente in sala.
Domenico Pirracchio