Giardini Naxos: parole, musica e danza per dire “no” alla violenza sulle donne

L’associazione culturale “Idee In Movimento” ha organizzato per il secondo anno consecutivo la propria manifestazione sulla violenza di genere. L’evento ha avuto luogo ieri pomeriggio presso l’Oratorio “Don Bosco” concesso da Mons. Salvatore Cingari, che ha portato i suoi saluti al folto uditorio.

Compositi i contributi dei vari intervenuti. La dottoressa Maria Parisi ha presentato un’interessante relazione sui temi della violenza di genere, raccontando testimonianze reali di donne vittime di abusi e soffermandosi su tematiche e problematiche quali la prevenzione e lo stalking.

Toccanti il momento canoro a cura di Valentina Calabrò, che si è esibita sulle note di “Meraviglioso amore mio” di Arisa, ed il monologo dell’attrice Sara Pulvirenti scritto da Fabrizio Chillemi. La stessa Pulvirenti ha poi recitato due poesie dell’autrice Daniela Sabato, assente per motivi di salute.

Il momento clou è stato rappresentato dall’esibizione della scuola di danza “Fontaine”, diretta dalla maestra Ambra Lo Turco, dal titolo “Il filo rosso”.

Infine la premiazione dei vincitori del concorso letterario “Segni di un altro genere”, a cui hanno partecipato ben quarantasette alunni del Liceo Scientifico e Linguistico di Giardini Naxos. Su tutti si è imposta Valentina Fresta, la quale ha ricevuto in premio un buono di ottanta euro da spendere in libri ed altro materiale di cartolibreria. Alla premiazione hanno provveduto i membri della giuria, ossia Fabiana Ferrara, Luana Puglia e Valentina Grillo.

«A nome dell’associazione che mi onoro di rappresentare – ha concluso il presidente di “Idee in Movimento” e coordinatore della serata Giuseppe Leotta – rivolgo un sentito ringraziamento allo staff dell’Oratorio Don Bosco che ci ha ospitato, ed in particolare a Salvo D’Allura, Salvatore Leo e Cristina Russo, nonché a Daniele Saglimbeni ed Alessandro Strano per il loro impegno nella fase organizzativa dell’evento. Siamo sicuri di aver offerto al pubblico sufficienti spunti di riflessione su un tema così delicato».

Rodolfo Amodeo