L’arciprete del Duomo, don Antonino Russo, lancia la sua nuova sfida: riaprire al culto e rendere di nuovo fruibile la storica chiesa del Convento di via Lisi che appartiene al patrimonio del Fec (Fondo edifici di culto).
Il parroco che ha ricevuto in questi giorni l’incarico ufficiale del Vescovo di Acireale, Antonino Raspanti, ha già richiesto, in forma ufficiale, mediante lettera indirizzata al sindaco, la restituzione delle chiavi della porta d’ingresso dell’edificio sacro, chiuso al culto nel Dopoguerra.
La “mission” non facile dell’arciprete del Duomo, Russo, è quella di ottenere, in primis, i fondi del Fec, lo stesso ente dipendente dal Ministero dell’Interno che già nel 2007 ha stanziato la somma di 100 mila euro.
Tale somma ha consentito di ripristinare il pavimento della chiesa, oltre ad un restauro delle murature. Precedentemente, era stata, invece, realizzata ex novo la copertura in legno dell’edificio sacro nel cui sottosuolo, proprio durante alcuni interventi di messa in sicurezza, sono stati scoperti i loculi di sepoltura e un piccolo altare risalenti alla fine del XVII secolo, periodo in cui a Giarre si insediò l’ordine religioso degli «Agostiniani scalzi».
Già nel 2014 era stato l’ex sindaco Roberto Bonaccorsi ad avviare un percorso burocratico con l’obiettivo finale di riaprire la chiesa. In municipio si era svolta una conferenza dei servizi, alla quale hanno preso parte rappresentanti della Prefettura e della Soprintendenza di Catania.
Ora la sortita del parroco del Duomo che, come detto, ha manifestato la volontà di portare a termine questa grande scommessa.