Il 13 giugno scorso il Tribunale di Prevenzione, su proposta della Procura della Repubblica di Catania, confiscava – con decreto di primo grado – numerosi beni riconducibili a Ferdinando Vinciguerra, persona già condannata per ricettazione e rapina e considerata pericolosa perché vicina al sodalizio mafioso Santapaola – Ercolano, oltre ad essere imputata per un’estorsione aggravata ai danni dell’imprenditore Tomasich.
Tra i beni in confisca del Vinciguerra, oggi gestiti dal Tribunale tramite un amministratore giudiziario, vi sono, oltre ad alcuni immobili e veicoli, anche alcune società che operano nel settore della commercializzazione delle frutta e verdura e, tra queste, anche una società, la Quattro Stagioni S.r.l., che è titolare di un box al mercato ortofrutticolo presso il M.A.A.S.
Dopo alcuni mesi di gestione societaria, il Tribunale di Prevenzione disponeva di sospendere l’attività di questa ultima società presso il box al M.A.A.S., in quanto tale attività era “ingestibile e incontrollabile”.
I Vinciguerra, però, in numerose occasioni violavano i sigilli e si riappropriavano con violenza del box confiscato, continuando illegalmente l’attività economica ormai gestita dal Tribunale di Prevenzione.
L’uso del box e l’attività di commercializzazione era, ancora una volta, illegalmente in esercizio ed i Carabinieri, in esecuzione di una perquisizione, ponevano sotto sequestro nuovamente il box, che veniva chiuso con nuovi sigilli, e la merce in vendita.
Nella circostanza il titolare del box, Ferdinando Vinciguerra, 42 anni, veniva nuovamente denunciato, in stato di libertà, per i reati di violazioni dei sigilli e di violazione di un provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria, reati commessi avvalendosi del metodo mafioso.
Le foto raffiguranti anche il furgone della Caritas, indicano la donazione della frutta sequestrata all’ente benefico