Dovrà rispondere di estorsione, tentata estorsione e incendio doloso Giuseppe Nicotra, il trentacinquenne di Taormina identificato come l’autore dell’incendio che, nell’ottobre 2015, colpì una caffetteria di Gaggi.
Ad emettere il provvedimento è stato il Gip Monica Marino, su richiesta del Sostituto Procuratore Angelo Cavallo.
Le indagini, condotte dal Commissariato di Polizia di Taormina, scattarono subito dopo l’incendio e, in breve tempo, hanno permesso di ricostruire il modus operandi del trentacinquenne, già noto per precedenti specifici.
L’uomo, con precedenti specifici reiterati, si era trasferito a Gaggi perché destinatario di divieto di dimora nella provincia di Catania, e a Gaggi si era fatto conoscere proprio per i suoi trascorsi criminali, “esibiti” dallo stesso così come la sua vicinanza ad ambienti criminali operanti su Calatabiano da cui era stato allontanato.
Sfruttando il timore creatosi attorno la sua persona, il malvivente aveva messo in atto vari tentativi di estorsione, quattro quelli evidenziati dalle indagini esperite anche con l’uso di apparecchiature tecniche, l’escussione di numerosi residenti della zona, nonché pedinamenti ed appostamenti. Il malvivente riusciva ad estorcere beni e utilità di ogni genere dai commercianti presi di mira. Ad un eventuale rifiuto ad assecondarlo, passava alle vie di fatto, aggredendo in alcuni casi o minacciando.
Il 25 ottobre del 2015, a finire nel mirino del ricattatore fu proprio la saracinesca della caffetteria di Gaggi che fu cosparsa di liquido infiammabile e data alle fiamme. L’uomo si trova adesso rinchiuso in carcere.