Anche quest’anno si è riconfermata una delle rappresentazioni della Natività più visitate ed apprezzate della provincia di Catania: è il caratteristico presepe allestito nel Comune marinaro di Riposto (che da qualche giorno può fregiarsi dell’ambita qualifica di “Città”) all’interno della grande Basilica Parrocchiale di San Pietro Apostolo.
Pur tuttavia, la sua ambientazione sa ugualmente di “antico”, come sottolinea l’artefice di questa particolare riproduzione della Notte Santa, ossia Orazio Quattrocchi (nella foto principale), stimato artigiano idraulico ripostese, da sempre impegnato nella politica, nel sociale e nelle attività parrocchiali, il quale ama autodefinirsi “sanpietrino” per la sua intensa devozione al santo patrono della comunità etnea.
«E’ questo un presepe – spiega Quattrocchi – che costruisco ed espongo nella nostra Basilica di San Pietro da ben dodici anni. A parte la specificità della scenografia in muratura, esso presenta una forte connotazione localistica in quanto, oltre agli evidenti richiami all’inconfondibile natura conferita al nostro territorio dal vulcano Etna, ho voluto che le tradizionali capanne dei pastori si identificassero con le antiche piccole costruzioni del centro storico ripostese, che costituivano le abitazioni dei nostri vecchi pescatori e dei commercianti di botti. E’, quindi, un presepe che rimanda alla nostra storia ed alla nostra identità più autentica, e che i numerosi visitatori annuali mostrano di apprezzare».
E così come ogni moderno presepe che si rispetti, anche questo di Riposto è dotato al suo interno di una sofisticata impiantistica, in grado di garantire giochi di luce ed altri effetti, personalmente curata da Antonino Quattrocchi, fratello dell’ideatore di questa suggestiva e significativa messa in scena della Notte di Betlemme.
Rodolfo Amodeo