Le dimissioni dell’assessore Piero Mangano e la convenzione semestrale che l’amministrazione ha stipulato con la società del Giarre calcio sono stati i temi caldi che hanno caratterizzato la seduta consiliare fiume di ieri sera, durante la quale il sindaco Angelo D’Anna è stato assediato dall’opposizione.
I consiglieri Fabio Di Maria e Leo Patanè hanno frontalmente attaccato l’amministrazione. Le affermazioni rese alla stampa da Piero Mangano che si è scagliato contro la segretaria Rossana Manno e il vice sindaco Salvo Vitale per il loro atteggiamento ostruzionistico, rispetto alla convenzione con la quale è stato dato in gestione lo stadio di via Olimpia al Giarre calcio di Giulio Nirelli e la richiesta di una verifica politica avanzata dallo stesso assessore dimissionario, sono state al centro di un aspro dibattito.
Il sindaco D’Anna, ancora una volta, ha tentato di minimizzare la crisi politica aperta da Mangano, sottolineando che l’azione amministrativa continua ad essere esplicata.
“Nel momento in cui lo riterremo opportuno faremo chiarezza e quindi riferiremo al Consiglio e alla città. E’ chiaro – ha detto il sindaco incalzato dai consiglieri Patanè e Di Maria – che con Piero Mangano si dovrà avere un momento di confronto; non c’è dubbio che egli ha rappresentato un riferimento all’interno di una lista, GiarreEvviva, certamente fu una delle persone che contribuì in campagna elettorale a coordinarlo, tuttavia – ha rimarcato il sindaco – non era il solo, erano presenti anche sensibilità ed esperienze politiche diverse. Al momento debito, sicuramente da qui a qualche giorno, si dovrà definire questa situazione in un modo o nell’altro”.
L’attività ispettiva è stata poi l’occasione per l’opposizione di rimarcare alcune precise tematiche; Patanè si è soffermato sul Conto consuntivo 2015, di cui – ha detto – non si hanno ancora notizie, nonostante la diffida del commissario ad acta che ha intimato l’amministrazione di redigere lo strumento contabile entro il 17 dicembre. L’assessore Vitale, in merito, ha ostentato sicurezza, annunciando che il Consuntivo sarà approvato la prossima settimana. Riflettori puntati anche sulla caserma di Macchia.
Il consigliere Patanè, seppure precisando che la perizia statica andava fatta con urgenza, ne ha contestato la procedura con la quale è stato scelto un professionista esterno, sulle prime con un bando pubblico della durata di appena 4 giorni, per individuare eventuali tecnici di Enti Pubblici, salvo poi ricorrere ad un affidamento diretto, al prezzo “affare” di 18 mila e 300 euro. “Un bando aperto a liberi professionisti – secondo Patanè – avrebbe consentito un contenimento delle spese”.
In Consiglio è poi esplosa la questione stadio – presente in aula una folta delegazione della società sportiva Fcd – con le perplessità sollevate sull’affidamento provvisorio della gestione dello stadio da Giannunzio Musumeci che ha preannunciato un atto di indirizzo, mentre l’intera opposizione ha evidenziato la necessità di rendere fruibile lo stadio a tutte le società sportive, evitando discriminazioni per quelle società minori cosi come accaduto nei giorni scorsi.
Fari puntati, inoltre sul centro diurno e sull’Agorà del Natale, per le evidenti iniquità evidenziate ieri sera dai consiglieri Di Maria e Patanè rispetto all’improprio utilizzo della struttura di via Berlinguer, avvenuta senza ricorrere ad alcun bando e l’evidente scopo di lucro perpetrato, anche per le attività svoltesi in piazza Duomo.
La seduta fiume si è poi conclusa con un acceso dibattito sulle strisce blu, aumentate a dismisura nel centro storico e che danneggiano cittadini e commercianti. Di Maria e Patanè hanno attaccato l’amministrazione sottolineando come in passato il gruppo Città viva aveva condotto delle battaglie contro la Giarre Parcheggi ed oggi che sono al governo hanno passivamente accettato l’aumento degli stalli.
Infine Di Maria si è soffermato sulla questione degli allacci fognari che vengono negati dal Comune per evitare l’intasamento del depuratore, affermando che gli allacci alla rete pubblica sono previsti da precise normative e non possono essere penalizzati cittadini e commercianti, in particolare questi ultimi che, hanno avviato degli investimenti. Secondo Patanè è necessario aprire al più presto un tavolo tecnico in prefettura per trovare una soluzione ed evitare una paralisi delle attività commerciali e dei lavori di edilizi connessi.